#IoStoConDiMaio

di Luigi Di Maio

Ciao a tutti. Stamattina mi sono svegliato come sempre verso le 7 per leggere le notizie del giorno. E tra le notizie del giorno di oggi, nella prima pagina dei principali quotidiani, di tre dei principali quotidiani italiani, c’era una notizia abbastanza scioccante, falsa, su di me.

Per esempio questa è Repubblica: “Movimento 5 stelle, le chat che smentiscono Di Maio. Scrisse a Raggi: Marra è uno dei miei”. Ora io vi dico con molta franchezza, io sono sempre stato una persona corretta, sempre una persona onesta e vengo da una famiglia perbene. Quando sono entrato in Parlamento a 26 anni e il gruppo ha voluto individuarmi come vicepresidente della Camera, sapevo che avremmo avuto attacchi feroci. Ma quando ho immaginato questi attacchi, ho immaginato almeno che si potessero fondare su degli errori miei, in buona fede, e non su delle falsità. Quando ho letto questi articoli stamattina mi sono armato di santa pazienza e ho ripercorso le chat, perché poi alla fine ci riducono a fare questo, con la sindaca Raggi, per individuare questo passaggio. In quel passaggio che viene riportato in maniera manipolativa qui sopra, e dove non ho mai detto “Marra è uno dei miei”, in quel passaggio c’è scritto che io avevo chiesto il 10 agosto 2016 alla sindaca di mettere Marra fuori dal gabinetto, e io stesso avevo detto che siamo il Movimento 5 Stelle e noi le pulci le facciamo prima ai nostri e poi agli altri. Ora voi la storia la conoscete bene, quella di Roma, sapete che Virginia si è scusata per essersi fidata di questo tipo.

Siccome oggi il PD è in evidente difficoltà e ieri Renzi lo hanno preso a fischi e pernacchie alla direzione del PD, oggi si scatena una campagna diffamatoria da parte di tre quotidiani italiani nei miei confronti. Una campagna che serve a dire che io ho mentito quando sono stato domenica da Lucia Annunziata, alla trasmissione In mezz’ora. Io confermo parola per parola quello che ho detto a Lucia Annunziata domenica, confermo quello che ho sempre detto su questa vicenda, e se c’è qualcuno che si è innamorato di un’altra tesi abbia almeno la cortesia di chiamarmi perché la fortuna mia è che posso sempre provare tutto, come ho fatto oggi pubblicando di nuovo tutte le chat che contenevano le prove che smentivano queste notizie su questi giornali. Ora io non lo so dove vogliamo arrivare con questo metodo, che è un metodo di diffamazione che non si basa su nulla, che manipola l’informazione. Io non lo so dove vogliamo arrivare. Ma teniamo ben presente che se in questo momento questo Paese è in queste condizioni è perché Repubblica titola su di me una notizia falsa, ma per esempio non parla del fatto che uno come Carlo De Benedetti ha preso centinaia di milioni di euro dal Monte dei Paschi di Siena e non li ha mai restituiti;

il Corriere della Sera titola a pagina 7 “L’sms di Maio, Di Maio ha mentito”, per dire che io sono un bugiardo, quando invece sono bugiardi quelli che scrivono queste cose, ma non dedicherà mai una prima pagina al fatto che il Ministro dello sport, braccio destro di Renzi, e il padre di Renzi sono coinvolti in un’inchiesta che riguarda uno dei più grandi appalti della storia della nostra Repubblica, i circa 3 miliardi di euro dell’affare Consip. Io chiedo di essere trattato come un essere umano, di essere trattato come una persona seria quale sono. E se i direttori autorizzano questi titoli e autorizzano questi articoli, allora poi dopo si devono scusare. E guarda caso i giornalisti che mi attaccano oggi su questi giornali stamattina, sono quelli che io avevo segnalato già all’Ordine dei giornalisti per lo scandaloso episodio delle polizze su Virginia Raggi. Allora dicano chiaramente i direttori da che parte stanno, se dalla parte dell’informazione o dalla parte di qualche partito che vuole fermare il MoVimento 5 Stelle. Noi siamo gli unici che potranno arrivare alle prossime elezioni al 40%, e proveremo a governare questo Paese, io non mi lascio intimidire da queste cose qui. Però io chiedo a tutti i giornalisti onesti, a tutti i direttori onesti intellettualmente, a tutti i giornali ma anche a tutti i cittadini di starci vicino e oggi di starmi un po’ vicino, perché ne abbiamo bisogno, perché non possiamo svegliarci la mattina e le nostre famiglie, i nostri amici e le persone che ci vogliono bene devono leggere sui giornali questa roba. E poi dobbiamo passare una mattina come ho fatto io a smentire, a chiamare i miei avvocati per querelare per centinaia di migliaia di euro questi giornali.

Ormai la misura è colma. Beppe Grillo l’ha chiamato giornalismo killer, se vogliamo giocare al giornalismo killer fate pure, ma in questo momento della storia neanche a noi interessa che la stampa perda qualsiasi credibilità. A noi interessa che ci sia un cane da guardia del potere, che dovrebbe essere la stampa libera. Noi mettiamo risorse pubbliche in giornali che ogni giorno ci attaccano, e non stanno dicendo al Paese che è in atto una manovra economica in Europa che ci alzerà le tasse per recuperare 3 miliardi e mezzo di euro. Chi li ha fatti quei buchi di bilancio? Il presidente del Consiglio che si continua a celebrare, anche stamattina, “Renzi, subito il congresso del PD”, “Renzi vince”. Io personalmente penso che meritiamo molto di più come cittadini. Quindi chiedo ufficialmentele le scuse dei direttori e la chiudiamo qui. Se invece si vuole continuare su questa linea, allora lo chiedo a tutti quelli che stanno guardando questo video: diffondete la verità e cominciate a dubitare ogni mattina di ogni titolo che leggete su un quotidiano on-line o su quotidiano cartaceo, perché ormai io ho raggiunto il mio limite di sopportazione. Sono sempre stato gentile su tutto e con tutti, ma adesso basta.