Draghi ha paura

di MoVimento 5 Stelle Europa

intervista a Marcello Foa, giornalista e scrittore

“Quel che sta avvenendo dalle parti della BCE è significativo, va collegato con la Brexit e con Trump. Fino a pochi mesi fa c’era un consenso condiviso che univa Bruxelles, Francoforte, la Banca Mondiale, il FMI e le grandi capitali europee e Washington. Da quando ha vinto la Brexit e successivamente Trump in USA questa unione d’intenti è caduta. La BCE si trova esposta perché le pulsioni che stanno emergendo la mettono in difficoltà. Le forze che venivano considerate “populiste” sono considerate dalla Casa Bianca molto credibili. Questo fa si che la posizione della BCE vacilli, ecco perché Draghi si è contraddetto sulla moneta unica. Quando si lanciano messaggi distonici il significato è uno solo: paura, confusione, incertezza. Non sono più sicuri delle loro azioni, e parlo di tutto l’establishment finanziario e bancario”.

Esiste davvero una contrapposizione “Germania – Commissione europea” sui vincoli economici?
“Appare chiaro che all’interno dell’establishment europeo c’è in corso una riflessione. Sembra ci sia una divisione, chi dice che bisogna stemperare i toni per arginare l’onda populista con qualche concessione; e poi ci sono gli oltranzisti tedeschi. Anche il fatto che la Merkel dica in maniera improvvisata che si può fare una “Europa a due velocità” senza spiegare cosa intendesse, è un segnale di questa frattura. C’è qualcosa che sta bollendo in pentola, ma è ancora tutto prematuro. Ricordiamoci che le due elezioni in arrivo, quella in Francia e in Germania, sono molto importanti e probabilmente nessun partito tenterà una svolta concreta prima di queste due scadenze. Rischierebbe di avere ripercussioni elettorali troppo forti. Una vera svolta – ammesso che l’UE abbia la voglia di realizzarla – avverrà solo dopo queste scadenze e in particolare quella tedesca”.

A nome di chi parlava Angela Merkel con la sua “Europa a due velocità”?
“È una donna che non procede per visioni strategiche, ma per una serie di interessi tattici. Compiendo degli errori, come cambiò opinione sulla Grecia quando capì che il fallimento della Grecia corrispondeva con il fallimento della Germania; oppure come quando cambiò la posizione sugli immigrati sull’onda di un’emozione generata dalla foto del bambino morto sulla spiaggia, salvo poi pentirsene dopo qualche mese. In questo caso ha fatto lo stesso, ha recepito un dibattito in corso e se n’è uscita con questa frase non valutando il peso che potesse avere”.

La Grecia minaccia ancora l’uscita dall’Euro. Sta solo bluffando?
“Dipende da quanta tenacia ha Tsipras. Io non ho alcuna stima di lui visto che ha tradito il suo popolo. Per ora ha dimostrato di non avere gli attributi per poter tenere testa, vedendo l’indole dell’uomo direi che cederà un’altra volta. Però bisogna capire se questo mutato clima in Europa abbia dato un coraggio da leoni a qualcuno che di coraggio non ne aveva”.