Lo ricordo come se fosse ieri. Alcuni mi dissero anche: “Scaricate il Sindaco finché siete in tempo, altrimenti perderete tanti voti, non andrete mai al Governo“. Il Sindaco e la sua maggioranza dovevano scegliere: tagliare fondi ai servizi sociali per rifinanziare il buco nero dell’Aamps o avviare un risanamento dell’azienda di fronte al tribunale, tagliando poltrone e sprechi? Dopo poco tempo, l’amministrazione Nogarin, con i fondi che non aveva dovuto tagliare, ha anche avviato il reddito di cittadinanza comunale. Ogni scelta che tende a sovvertire lo status quo, viene attaccata immediatamente: i nostri detrattori sanno che per dimostrare le nostre ragioni con i fatti, abbiamo bisogno di mesi o anni. Loro in pochi giorni schierano sedicenti professionisti, opinionisti, commentatori in tutti i Tg per darci addosso, consapevoli che la verità si affermerà solo quando i riflettori si saranno già spenti.
Ricordo gli attacchi del Pd: “voi siete pazzi, manderete il comune in default“, i titoli dei giornaloni: “il Movimento 5 Stelle non è in grado di governare“, ricordo la Cgil: “mandare in concordato un’azienda partecipata è una follia, i lavoratori perderanno il posto di lavoro“, ricordo i titoli diffamatori dei Tg nazionali: “5 stelle incompetenti“. La campagna di odio nazionale contro il Sindaco fu allucinante: minacce e intimidazioni a lui – portato dalla digos fuori città – e ai consiglieri comunali.
Media e partiti fecero passare quella scelta coraggiosa, per uno dei più grandi fallimenti della storia del Movimento 5 Stelle, fu una campagna di un’aggressività inaudita, per farci tornare sui nostri passi e quindi indurci a continuare a foraggiare le spartizioni clientelari del Pd.
Ma il Movimento ha mantenuto la barra dritta, difendendo quella scelta a spada tratta, nelle TV e nelle piazze. E oggi finalmente arriva la notizia che ci dà ragione.
Era l’autunno del 2015, Filippo Nogarin governava da un anno Livorno e doveva prendere una decisione sull’Aamps: l’azienda dei rifiuti cittadina prossima al default per un buco di bilancio da 40 milioni di euro. Un’azienda partecipata usata dal Pd come bancomat e poltronifico per decenni.
Filippo scelse coraggiosamente di avviare il concordato preventivo dell’azienda.
Il “gruppo di supporto enti locali” del Movimento 5 Stelle seguì passo passo tutto l’iter, affiancandogli i migliori professionisti.
Pochi giorni fa abbiamo appreso che il concordato è stato accettato da oltre il 70% dei creditori. A distanza di un anno e mezzo, l’amministrazione 5 stelle di Livorno ha di fatto salvato la sua azienda dei rifiuti, senza più tagliare fondi al welfare e addirittura stabilizzando i lavoratori precari.
Ovviamente nessuno ne parla, nessuno ce ne darà mai atto, perché dovrebbero negare le loro stesse menzogne, dovrebbero smentire quella campagna diffamatoria contro il Movimento 5 Stelle che è stata strumentalizzata fino alle elezioni di Roma e Torino.
Ma la vicenda dell’Aamps di Livorno dobbiamo tenerla sempre a mente. È un vero e proprio manuale per il Movimento 5 Stelle al Governo.
Quando i nostri Sindaci fanno delle scelte, gli effetti positivi di quelle decisioni saranno percepiti a distanza anche di un anno o due, quando i riflettori si saranno già spenti e le ignobili campagne contro di loro già consumate.
Di fronte a questo schifo, c’è chi è tentato dall’arretrare per fermare il battage mediatico, lasciandosi intimidire e chi invece mantiene la barra dritta andando fino in fondo.
A me queste esperienze hanno insegnato a non mollare mai. Se siamo nel giusto, il tempo ci darà ragione e i cittadini ci seguiranno.
Loro non si arrenderanno mai, noi neppure.