La stampa italiana censura le notizie sul CETA: ecco le prove

di MoVimento 5 Stelle Europa

Ecco il risultato della rassegna stampa del 25 gennaio 2017 inserendo nei criteri di ricerca la parola CETA.

Tutti i principali quotidiani esteri riportano la notizia dell’approvazione ieri al Parlamento europeo dell’accordo di libero scambio con il Canada (il CETA). Sui giornali italiani nemmeno una breve: notizia censurata. Eppure il CETA, votato ieri in Commissione Commercio Internazionale da Alessia Mosca (PD) e Salvatore Cicu (Forza Italia), è una minaccia per l’economia italiana e la salute dei cittadini.


Ecco la verità che vi stanno nascondendo.
Ecco le conseguenze di questo trattato sulla vita di tutti i cittadini:

L’AGRICOLTURA
Il CETA permette al Canada di importare liberamente prodotti suini nel mercato europeo danneggiando così l’eccellenza europea dell’industria dei salumi e degli affettati. Nel 2014, nonostante il crollo dei prezzi nel settore europeo di carne suina, i prodotti canadesi veniva venduti a un prezzo del 25% più basso.
Le pressioni competitive metterebbero a rischio le piccole e medie aziende a conduzione familiare.
Il Canada è il terzo produttore mondiale di OGM e, di conseguenza, il mercato europeo sarebbe invaso da prodotti potenzialmente nocivi.

L’ECONOMIA
La pressione della concorrenza comporterebbe la chiusura delle imprese locali e, di conseguenza, un aumento del tasso di disoccupazione.
Il Canada è un grande produttore di grano, così come lo è l’Italia. Il basso costo del grano canadese porterebbe a una diminuzione del consumo del grano italiano. L’industria alimentare italiana ne verrebbe danneggiata.
Alcuni settori (pensiamo alla pesca) saranno costretti a chiudere la produzione perché il Canada è molto competitivo. Questo porterebbe a un aumento della disoccupazione, e una forte migrazione della popolazione locale. Il vantaggio, però, è a favore delle multinazionali che possono permettersi economie di scala e costi di produzione più bassi.

LA SALUTE E L’AMBIENTE
In Canada usano la ractopamina negli allevamenti dei suini (uno steroide già vietato in oltre 160 Paesi), i neonicotinoidi (pesticidi sistemici) e sin dagli Anni ’80 gli ormoni nella carne bovina.
Il CETA elimina le barriere commerciali e, pertanto, permetterebbe al Canada, un grande produttore di sabbia bituminosa, di esportare un enorme quantità di questo prodotto dannoso per l’ambiente. La sabbia bituminosa è uno dei combustibili fossili più distruttivi per l’ambiente.
Un aumento nel commercio transatlantico porterebbe a un aumento delle emissioni inquinanti del comparto dei trasporti.

LA DEMOCRAZIA
Con il CETA nascono le corti arbitrali. I governi non saranno più in grado di proteggere i propri mercati e prodotti. Le multinazionali potrebbero citare in giudizio i governi se dovessero essere imposte norme inique per i loro prodotti o restrizioni al commercio.
Cittadini, comunità e associazioni sindacali non potrebbero più presentare ricorsi contro le imprese che violano le regole ambientali, le norme sul lavoro o sulla salute pubblica.

VI SEMBRA IL CASO DI CENSURARE QUESTE NOTIZIE?