Il governo prende in giro 17 milioni di persone a rischio povertà

di Nunzia Catalfo, MoVimento 5 Stelle Senato

Per questo governo le famiglie in difficoltà e i 17 milioni e mezzo di persone che sono a rischio povertà nel nostro Paese non sono una priorità. Non contano nulla.

Questo è quello che è stato provato in questi anni di governo Renzi e questo è quanto si evince chiaramente dalle recenti dichiarazioni fatte dal Ministro Poletti.

L’attuale ministro del lavoro ha affermato, infatti, che per il 2017 verrà destinato circa 1 miliardo e mezzo di euro per ampliare il Sia, ovvero, il sostegno di inclusione attiva che nulla ha a che vedere con una misura seria e strutturale di contrasto alla povertà. Una proposta, quella avanzata dall’attuale esecutivo, che continuerebbe a lasciare senza alcun aiuto milioni e milioni di persone, famiglie, giovani, disoccupati, liberi professionisti, pensionati ecc disperati, che per il semplice fatto di avere un ISEE di poco più di 3000 euro o per il semplice fatto di avere anche solo un motociclo di proprietà, resterebbero totalmente esclusi dalla proposta avanzata dal governo.

Pura follia!

Annunci poco seri, privi di contenuto e tipici dello stile renziano che hanno come scopo esclusivo quello di buttare fumo negli occhi dei più deboli, quando in realtà si trovano sempre le risorse per aiutare i più forti.

Basta pensare che solo qualche settimana fa il governo ha trovato in un batter d’occhio ben 20 miliardi di euro per salvare le banche e non i risparmiatori, tra cui Mps. Senza dimenticare i 18 miliardi di euro spesi per finanziare il Jobs Act che è servito solo per far aumentare il precariato e i 20 miliardi di euro che sono stati spesi finora per cercare consensi elettorali con gli 80 euro. Poi chiesti indietro a molti beneficiari.

Il governo ha detto che considera una priorità assoluta l’impegno per l’attuazione di una misura universale di contrato alla povertà e all’esclusione sociale e che considera apprezzabile anche ogni altra iniziativa del Parlamento che vada nella direzione di renderla rapidamente attuabile dichiarandosi pronti a sostenerla. Bene.

Allora è ora di passare dalle parole ai fatti, senza perdere più tempo.

Una misura strutturale seria e capace di porre fine al dilagante fenomeno della povertà c’è. È la proposta del Movimento 5 stelle che è ferma da 2 anni in Parlamento per colpa del governo Renzi e della maggioranza. Si chiama reddito di cittadinanza, serve ad azzerare la povertà più grave e a reinserire i beneficiare nel mondo del lavoro e nel contesto sociale e come ha dichiarato l’ISTAT costa 14,9 miliardi di euro. Molto ma molto meno di quanto il governo ha fatto spendere finora agli italiani per aiutare le banche, per precarizzare ulteriormente il lavoro e per cercare consensi elettorali.

Approviamolo subito!

Non diteci che non ci sono i soldi. Avete dimostrato ampiamente che quando volete le risorse ci sono e si trovano subito.

Si tratta solo di una questione di priorità e di volontà politica.

Sostenete la nostra misura per ridare dignità alle persone o preferite continuare a difendere solo e sempre gli interessi dei più forti?

Se non avete capito che la priorità è aiutare chi è rimasto indietro, allora fatevi da parte senza aspettare un minuto in più!

Ps: La scelta autonoma del Sindaco di Noicattaro di reintegrare il suo assessore allo Sviluppo territoriale è oggetto di procedura aperta dal MoVimento 5 Stelle in data 14 dicembre. Procedura di cui il sindaco è a conoscenza. Presto sarà comunicata la decisione del MoVimento 5 Stelle.