#Torino5Stelle: 18 milioni di euro per le periferie!

di Chiara Appendino, sindaco MoVimento 5 Stelle Torino

Il lavoro accurato e intenso paga. Ieri abbiamo ricevuto una grande notizia: la Città di Torino si è aggiudicata i 18 milioni da destinare alle periferie stanziati dal Governo e a breve potremo partire con i 44 interventi del progetto AxTO. Il progetto che abbiamo presentato ad agosto, redatto grazie al lavoro straordinario degli uffici coordinati dall’architetto Valter Cavallaro, è stato valutato tra i migliori in assoluto e la Città di Torino si è aggiudicata tutti i 18 milioni di euro.

Questi fondi saranno utilizzati in zone periferiche della Città per acquistare e ristrutturare case popolari, avviare politiche attive per il lavoro, realizzare progetti di manutenzione di strade e marciapiedi, di scuole, riqualificare mercati rionali, parchi e campi sportivi, nuove stazioni di bike sharing e tanto altro. Ampio spazio troveranno inoltre iniziative per i giovani e volte allo sviluppo tecnologico e digitale per preparare la Città alle sfide del futuro. Nella mappa sotto potete vedere molte delle azioni previste, mentre sul sito del Comune è possibile leggere la descrizione completa delle stesse.

Permettetemi di rivendicare, anche alla luce del risultato, la nostra scelta politica. Abbiamo preferito lo sviluppo di tanti interventi diffusi sul territorio piuttosto che un’unica grande opera. È stata una scelta vincente nel metodo e lo sarà nel merito, massimizzando i benefici per tutti i torinesi.

Le periferie, infatti, non si identificano solo con un luogo fisico: mettere al centro delle azioni del bando numerosi interventi per incidere sulle aree con maggiore dispersione scolastica, degrado degli edifici e disoccupazione, ci permetterà di intervenire anche sulle periferie esistenziali e migliorare la qualità della vita di chi è più in difficoltà. Io ci credo fortemente.

Per chiunque avesse dubbi, esattamente come abbiamo sempre detto sin dalla campagna elettorale: le periferie sono una nostra priorità, e continueranno ad esserlo.

Ora, al lavoro.