#PadoanDimettiti: salviamo Mps, non il Pd

di MoVimento 5 Stelle

Il ministro Padoan deve andare a casa. Il M5S vuole sfiduciarlo perché non ha saputo affrontare con tempismo le emergenze del sistema bancario, ha tergiversato per mesi e mesi su Montepaschi e adesso, sotto Natale, ci chiede di poter fare fino a 20 miliardi in più di debito senza spiegare in alcun modo come vuole usarli. Non possiamo accettare di dare alcuna carta bianca a un governo fantoccio. Soprattutto dopo che il suo predecessore ha imposto la chiusura anticipata, con la fiducia, della legge di Bilancio senza una vera discussione in Senato.

Il Bomba ha rinviato fino a dicembre la data del referendum e ha trascinato il Paese in una campagna tanto inutile quanto dannosa. Nel frattempo la grana Montepaschi peggiorava e la banca senese veniva usata come arma di ricatto nei confronti degli elettori. Ora, il M5S non può concedere alcuna scorciatoia.

Il Partito democratico ha massacrato la banca più antica del mondo per sete di potere e di consenso. Sono stati bruciati miliardi e miliardi di capitale solo negli ultimi anni. Adesso la dirigenza, targata JpMorgan e paracadutata a Siena dal Bomba, non ha niente di meglio da fare che ricattare i piccoli risparmiatori, obbligandoli, di fatto, a trasformare i loro risparmi in capitale di rischio.
La stessa JP Morgan che si garantirà commissioni per 450 milioni (in caso di successo dell’operazione di mercato) senza comunque esporsi.

Non possiamo consentire a Padoan di mettere le mani nelle tasche degli italiani con questa sfrontatezza per fare l’ennesimo regalo a un ceto di banchieri e manager che andrebbe invece spazzato via. Sarebbero altri miliardi buttati al vento.
Il M5S è favorevole a uno strumento pubblico allo scopo di sistemare il settore del credito, ma noi siamo per una vera nazionalizzazione di Montepaschi e di pezzi del sistema bancario, un intervento pubblico di lunga durata che azzererebbe i Cda colpevoli del disastro e avvierebbe una gestione interna dei crediti deteriorati (che non possono diventare un business per pochi speculatori). Soprattutto il M5S introdurrebbe: 1) principi di sana e prudente gestione; 2) una politica degli impieghi rivolta all’economia reale; 3) una policy delle remunerazioni dei dirigenti realmente commisurata ai risultati d’impresa. E’ così che si salvano gli istituti e si tutela il risparmio.
Invece il governo-avatar chiede di poter spendere fino a 20 miliardi per una moltitudine fumosa di obiettivi. Interventi di capitale? In favore di chi e quanto? Sostegno alle emissioni di liquidità? Tutela dei piccoli investitori? Stiamo messi bene se si comportano come con il ‘salva-banchieri’.

Chi prenderà cosa? Quali e quante stampelle si lanceranno a un ceto manageriale che dovrebbe soltanto andare a casa?
Il maggior debito è cosa buona se lo si usa bene. E’ assurdo pensare di dare l’ok per aumentarlo senza sapere come saranno utilizzati questi soldi. Non abbiamo nessuna fiducia in un governo che è la fotocopia di quello che ha arrecato danni enormi al sistema bancario con provvedimenti ispirati alla tutela dei soliti noti e macchiati da conflitti di interesse di tipo familistico. A tal proposito, stiamo ancora aspettando un segno di responsabilità e di discontinuità da parte degli organi di vigilanza: i vertici di Bankitalia e Consob dovrebbero essere già andati a casa da tempo.
Inoltre, le eventuali ricapitalizzazioni “precauzionali” impostate dall’esecutivo, che accetta supinamente le regole Ue, porterebbero a un “burden sharing” e quindi a perdite per gli investitori privati (titolari di obbligazioni subordinate), con il rischio di un effetto panico e, dunque, di una destabilizzazione ancora peggiore.

Quanti soldi abbiamo perso per la loro incapacità di gestire il problema causato da loro stessi? Quanto ci costerà l’immobilismo di Renzi che ha fatto bruciare in questi mesi miliardi di euro?
Ora si dimostra che, come sempre proposto dal M5S, è possibile l’intervento pubblico: Padoan si assuma la responsabilità di non averlo fatto un anno fa; si sarebbe evitato il crollo del sistema che è costato decine di miliardi al nostro sistema bancario.
I soldi dei cittadini vanno usati per difendere i risparmi dei cittadini stessi, non i guadagni dei privati.
Il M5S continua a far da sentinella in difesa del risparmio.