Minacce e aggressioni non ci fermeranno. A Monselice è in ballo la salute di tutti

di MoVimento 5 Stelle Monselice

L’intera comunità di Monselice sta vivendo una mobilitazione sociale senza precedenti, a difesa del proprio futuro e della propria salute, contro un cementificio che è stato autorizzato a bruciare 52.000 tonnellate/anno (ca. 2000 camion) di CSS (rifiuti), in sostituzione parziale di combustibili fossili, che causerà un forte incremento di produzione ed emissione di metalli pesanti tossici per l’ambiente e dannosi per le persone. Da due mesi il nostro portavoce in consiglio, gli attivisti, consiglieri regionali e parlamentari, assieme a migliaia di cittadini si stanno opponendo a questo nuovo scempio di un bellissimo territorio come quello dei Colli Euganei.

Nell’ultimo consiglio comunale, con il fiato sul collo di circa 300 persone che chiedevano al sindaco un impegno concreto per il ritiro delle autorizzazioni, il consigliere 5 stelle Andrea Bernardini si è avvicinato al sig. Lunghi (“sindaco”) per proporre una mozione che in autotutela ritirasse l’autorizzazione a fronte di gravi inesattezze nei documenti rilasciati rilevate dal comitato. La reazione si vede bene nel video e nelle foto: il sindaco aggredisce Bernardini, lo afferra e gli rivolge pesanti minacce personali, rivolte a lui e alla sua famiglia. Un gesto violento e intollerabile che ben dimostra la forza e l’incisività dell’attività fatta finora dal giovane portavoce e dal gruppo M5S Monselice in seno al consiglio.

Vogliamo assicurare ai cittadini che la nostra battaglia continuerà più forte di prima, e al sindaco che le sue intimidazioni fuori dal tempo e proprie di altre culture non ci faranno cedere di un millimetro e non faranno che incentivare l’azione all’interno delle istituzioni di Andrea e di tutto il gruppo M5s di Monselice in nome dell’onestà e del bene comune.