Distruggere la lettera di #SpamPd agli italiani all’estero

di Danilo Toninelli

Il Pd e Renzi hanno pestato una merda enorme. La lettera di propaganda per il Sì inviata dal presidente del consiglio agli italiani residenti all’estero contemporaneamente alle schede elettorali per il voto è un fatto di gravità inaudita. Fuori da qualsiasi responsabilità morale e istituzionale.
Cosa ancora più grave, nonchè forse illegale, è che il Pd abbia confessato che la lettera è un’iniziativa elettorale del partito, sostenuta interamente dal punto di vista economico dal partito stesso. Lo hanno detto per difendere Renzi, ma potrebbe essere un boomerang enorme. Come hanno fatto ad avere il registro? Hanno rispettatto tutte le procedure per poterlo fare? E’ una violazione della privacy e dei dati identificativi dei nostri connazionali residenti all’estero? Non è che Renzi ha utilizzato impropriamente la propria carica per ottenere tutti insieme gli oltre 4 milioni di dati degli italiani all’estero che ha poi passato al suo partito per fare propaganda al governo? Denunceremo lui e il Pd nelle sedi opportune e dovranno rendere conto della loro attività. Sicuramente è uno strupro del legittimo svolgimento della campagna elettorale.
Hanno talmente paura di perdere e andarsene a casa che ricorrono a qualsiasi mezzo subdolo, legale o forse illegale per accaparrarsi qualche voto in più. Ma questa volta l’hanno fatta veramente grossa e andremo fino in fondo per vederci chiaro. Vi terrò aggiornati!
Mi appello ai consolati, al ministero e a chi deve spedire la lettera, se ancora non fosse stata spedita, fermate immediatamente le spedizioni e provvedete a distruggere il materiale propagandistico. Se non fosse sufficiente avvisate gli uffici postali di non recapitare ai destinatari le lettere inviate dal Pd. Questa non è solo una faccenda politica, ma anche di legalità e regolarità dell’esito del voto referendario. Bisogna fare tutto il possibile affinchè il referendum non sia falsato.
Ladri di democrazia e spammer di professione: che brutta fine che ha fatto il Pd.
Il 4 dicembre votiamo NO e ricordiamo a Renzi della sua promessa: SE PERDI VAI A CASA!