Il MoVimento 5 Stelle e l’ANCI

di Movimento 5 Stelle

L’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani, è nata dal giusto presupposto di creare un “sindacato” dei comuni italiani che possa contrapporsi alle politiche del governo centrale soprattutto nei casi in cui, per fare cassa, si impongono tagli indiscriminati agli enti locali e quindi ai servizi essenziali. L’Anci, però, negli anni è diventata un’associazione di partiti che, solo nell’ultimo esercizio di bilancio, hanno creato un buco per centinaia di migliaia di euro. Questo ente ha 20 sedi regionali, ognuna col suo ufficio di presidenza, segreteria generale, dipartimenti e revisori dei conti. Altri guai finanziari arrivano dalle partecipate come Ancitel Spa, che ha conti in rosso per un milione di euro, o centri studi, come l’Accademia per le Autonomie, che spende i soldi del gettito Imu in costosissimi corsi di formazione. Il prossimo 14 ottobre dovrà essere votato il nuovo presidente dell’Anci al posto di Piero Fassino. I Sindaci del MoVimento 5 Stelle non faranno accordi con nessuno. La nostra permanenza in Anci sarà a tempo. Ci batteremo per la massima trasparenza, a partire dal bilancio, il quale non è pubblico e solo in consulenze e costi del personale ha visto lievitare la spesa di mezzo milione in un anno. Vanno aboliti gli sprechi e deve diventare un ente efficiente e totalmente trasparente.

L’Anci deve tornare alla sua vocazione originaria, quella di rappresentare veramente i comuni italiani, non essere più zerbino del presidente del Consiglio come lo è oggi. È quello che chiedono tanti Sindaci in tutta Italia che hanno già scelto di abbandonare questa associazione per aver assistito inerme al taglio di miliardi di euro ai comuni da parte del Governo Renzi. O cambia tutto o i comuni amministrati dal MoVimento 5 Stelle abbandoneranno l’associazione portando con se i milioni di euro di quota d’iscrizione.