Da pace e bene a pace e rumina

di Beppe Grillo

Siamo andati, per discutere una cosa importante e loro hanno inglobato le cose, come cibo per la loro trasformazione come i ruminanti. Apparentemente non ci hanno ascoltato, e sarebbe già grave, ma quello che è successo è molto più inquietante: come vacche autonominatesi sacre hanno ingurgitato e se ne sono andate. Poi, nel loro recinto, rigurgiteranno per ruminare fra di loro. Ruminare non per digerire semplicemente ma appropriarsi dell’appropriabile!
Un nuovo modo di rispondere all’opposizione democratica: non in botta, non avevano nulla di pronto o già pensato perché non gli interessa affatto come poter rendere dignitosa la vita della gente.
Il loro obiettivo è quello di togliere dal campo della discussione democratica parlamentare la questione, ma bensì di trasportarla nelle loro stalle dove trasformarla in qualcosa d’altro per cui si ritengono pronti.
Davvero un modo nuovo di distruggere una idea per appropriazione e rielaborazione, DISTANTE dal parlamento.
Questo è il modo più profondo di tradire la fiducia, e il mandato, che hanno ricevuto dagli elettori: una questione di fedeltà al mandato costituzionale del parlamentare che tradiscono sistematicamente spostando il luogo fisico o mentale della discussione: nelle loro case/stalle.
È’ grave perché non lo nascondono neppure più, è grave perché salva soltanto loro.