Attivato il Reddito di Cittadinanza a Ragusa 5 Stelle

di Federico Piccitto, sindaco MoVimento 5 Stelle Ragusa

Dignità, collaborazione, inclusione sociale, sostegno attivo. Sono questi i cardini del Reddito di Cittadinanza che l’Amministrazione Comunale M5S di Ragusa ha deciso di avviare, in maniera sperimentale, per i mesi da ottobre a dicembre 2016. In realtà, a Ragusa, l’amministrazione comunale, fin dall’inizio del mandato, aveva già attivato una forma, simile, ma meno strutturata, rispetto al Reddito di Cittadinanza propriamente inteso: si trattava dell’Assegno Civico, che aveva rappresentato una cesura netta rispetto alla logica del sussidio tout court, attiva in passato, ed attivava una collaborazione virtuosa tra Comune e cittadino. Quest’ultimo, infatti, non riceveva un sussidio a pioggia sic et simpliciter, ma in cambio del sostegno economico, forniva alla comunità una piccola collaborazione, come la custodia delle ville e dei parchi pubblici, o servizi di decoro urbano. La sperimentazione avviata oggi, anticipa, con fondi esclusivamente comunali, una misura, chiamata SIA, che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali avvierà a breve (e con un ritardo di due anni su fondi comunitari già disponibili ed inutilizzati, ma ci siamo abituati). E si affianca ad essa, valorizzando le migliori caratteristiche dell’istituto di mediazione familiare che questo Comune, all’avanguardia nel settore dei servizi sociali in Sicilia ed in Italia, ha già sperimentato con successo. Il reddito di cittadinanza targato M5S Ragusa, intende infatti realizzare un sostegno economico mensile nei confronti di famiglie in disagio economico, per permettere loro una maggiore integrazione all’interno del tessuto sociale cittadino. I metodi e le tecniche, come detto, saranno quelle dello Sportello di mediazione familiare, già precedentemente istituito dal Comune, in una sostanziale ottica di cittadinanza attiva sia intra che extra familiare. L’intervento non avverrà quindi considerando la persona, la sua dignità e la sua vita come semplice terminale di un aiuto economico, bensì, la persona, la sua famiglia ed il suo futuro costituiranno i “caratteri” principali di un patto di collaborazione con il Comune, attraverso un percorso individualizzato utile ad uscire dalla situazione di crisi nei tempi e nei modi più agevoli per la persona. I beneficiari saranno gli utenti già in graduatoria per lo Sportello di Mediazione Familiare, anche al fine di rendere più snello il processo di sostegno alle necessità della persona in difficoltà. Una misura molto importante, anche perchè, il Comune di Ragusa assiste attualmente oltre 600 famiglie in disagio economico,di cui almeno il 25% si è concretizzato solo nell’ultimo anno. L’attivazione del Reddito di Cittadinanza a livello comunale, è infatti, secondo noi, un tassello essenziale soprattutto dal punto di vista sociale, prima ancora che economico, utile a sostenere le persone in difficoltà, verso un percorso di piena integrazione con la comunità, senza lasciare nessuno indietro. La misura economica, per i tre mesi di sperimentazione, prevede un impiego complessivo di 50.000 euro, con fondi, come detto, esclusivamente comunali. E sicuramente sarà ripetuta anche nel 2017, affiancando il SIA, che partirà nei prossimi mesi, con un contributo economico, però, sensibilmente più basso. Il Reddito di cittadinanza comunale, infatti, prevede uno scaglione che va dai 200 euro mensili per un nucleo composto da un solo membro, ai 300 per famiglie composte da 2/3 membri, ai 400 euro mensili per famiglie di 4 o più membri. Un rapporto, quindi, quello tra cittadino e Comune, che diventa “presa in carico” a 360° gradi, ed un supporto prezioso in una situazione che non riguarda solo la difficoltà economica, ma, purtroppo, e fin troppo spesso, una condizione esistenziale traumatica che aumenta il senso di insicurezza e che una comunità come quella della città di Ragusa, non può e non deve permettere. A nessun costo.