De Luca invita i cittadini ad uccidere i parlamentari del MoVimento

di Capigruppo M5s Camera e Senato

Sarebbe fin troppo facile rispondere agli epiteti al solito volgari di un De Luca ostaggio di un – lui sì – personaggetto che tanto piace ai media.

Sarebbe fin troppo facile contrapporre alle sue parole l’elenco delle giunte amministrate dal Pd a braccetto con la mafia. Ricordare l’intera giunta, sindaco compreso, a Pistoia – giusto per citare uno degli ultimi casi – indagati per associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio. La lista sarebbe lunga, da Lodi a Como, a Vercelli, Torino, Genova, Casale Monferrato, Venezia, Siena, Taranto, solo per rimanere negli ultimi mesi. E sarebbe troppo semplice attingere al curriculum giudiziario dello stesso governatore della Campania.

Sarebbe fin troppo facile contrapporre alle sue ingiurie i risultati economici deludenti delle politiche governative. Anche se lui da un pulpito senza contraddittorio inventa numeri in libertà, è stata l’Istat a fotografare un Paese che noi conosciamo bene, perché in quel Paese, per quelle piazze, per quelle città, in quei negozi che devono abbassare le serrande, noi ci siamo tutti i giorni.

Sarebbe facilissimo parlare della disoccupazione aumentata (dati comunicati dallo stesso ministero del Lavoro), del Pil fermo, delle promesse renziane rimaste quello che erano: tweet per riempire colonne di quotidiani compiacenti.

Sarebbe davvero facile elencare le leggi che hanno sottratto soldi pubblici per far arricchire le solite lobbies: dalle banche, ai petrolieri, agli speculatori del cemento.

Vogliamo parlare dell’acqua che potrà essere privatizzata con una legge voluta dal partito di De Luca e che butta via il voto referendario di 26 milioni di persone?

Vogliamo ribadire quanti sono gli assessori, i sindaci, i consiglieri comunali condannati per corruzione, concussione, appalti truccati, vicinanza alla criminalità organizzata?

Forse per De Luca, visto il suo curriculum, potranno essere medaglie al valore.

Per noi no.

Noi abbiamo il difficilissimo compito di riparare i danni creati proprio dal Pd in anni e anni di malgoverno. Esperienze fallimentari che hanno rovinato la vita agli italiani. Non abbiamo la bacchetta magica. Ma mai, mai neppure una volta, abbiamo rubato ai cittadini, né abbiamo fatto patti con chi ha mangiato le nostre città e ha divorato le speranze del Paese. Ne siamo fieri, consapevoli delle nostre imperfezioni e della nostra schiena che è e sempre sarà dritta.

Pretendiamo che il Pd prenda le distanze dalle offese volgari e ingiuriose di De Luca.
Il Pd dimostri con una presa di distanza che a quelle parole di spirito di collaborazione istituzionale di cui Renzi in questi giorni buonisti così tanto si ammanta,  seguano, almeno una volta,  fatti concreti.