MPS: i risparmi dei cittadini non si toccano

di M5S Europa – leggi il post integrale

Come farà il Governo a risolvere il rompicapo di Monte Paschi? Perché questa volta, in ballo, non ci sono solo gli azionisti, ma l’intera stabilità di un sistema che è arrivato al capolinea. Né l’esecutivo italiano, né quello europeo (Commissione europea) possono permettersi un bail-in di proporzioni gigantesche, anche se stando alle regole che hanno sottoscritto dovrebbe essere l’unica opzione possibile. Il Governo italiano sa che un secondo bail-in distruggerebbe definitivamente la credibilità politica del Partito Democratico e porterebbe al collasso il sistema bancario italiano; allo stesso modo la Commissione europea è consapevole che forzando il salva-banche su Monte Paschi si arriverebbe alla rottura definitiva non solo della Zona Euro, ma anche dell’Unione Europea. Una follia a cui l’Eurogruppo (ovvero i ministri delle finanze dei Paesi che adottano la moneta unica) sta cercando una soluzione.

Peccato che siano stati i rappresentanti del nostro Governo, nel corso degli anni, a generare il problema assieme a tutte le istituzioni dell’UE.

Questi dilettanti allo sbaraglio prima hanno accettato supinamente ogni vincolo europeo, senza nemmeno sapere cosa stessero firmando, e adesso negoziano in ginocchio a Bruxelles le possibili vie d’uscita. Sul banco ci potrebbe essere:
– creazione di una seconda (enorme) bad-bank: verrebbero impacchettate tutte le sofferenze attraverso uno schema che vi abbiamo già illustrato qui. Un’azione che replicherebbe il metodo Banca Etruria su scala nazionale: si trufferebbero i cittadini risparmiatori in modo che acquistino in maniera inconsapevole i pacchetti (tramite fondi di investimento di vario tipo). Quest’operazione non elimina il rischio delle centinaia di miliardi di crediti deteriorati del sistema bancario, ma lo sposta solo da un operatore (la banca) ad un altro, mettendo una pezza in termini temporali.
– rastrellamento di soldi per creare un altro fondo ibrido (forse a livello europeo?) simile al tristemente celebre Fondo Atlante (che potrebbe essere conseguente alla creazione della mega bad-bank): si inizierà lo smaltimento dei crediti deteriorati attraverso la creazione di un fondo. Ma il problema rimane lo stesso: da dove arrivano i soldi? Perché nel caso del Fondo Atlante non è stato ancora chiarito.

Nel caso del salva-banche non si è utilizzato il fondo interbancario (che, ricordiamolo, è privato) perché la normativa sugli aiuti, come specificò la Commissione europea, impedisce non solo di usare soldi pubblici, ma anche solo avere una regia pubblica allo schema. Due pesi e due misure: quando si tratta di cittadini truffati, il Governo e la Commissione europea non muovono un dito e interpretano in maniera ortodossa la normativa, mentre per liberare le banche dalla spazzatura si utilizza quella “flessibilità” che il buon Renzi tanto aveva propagandato.

Secondo il Movimento 5 Stelle prima devono venire i cittadini. I loro risparmi sono tutelati dall’articolo 47 della Costituzione Italiana.