La terza guerra mondiale a pezzetti

di Movimento Cinque Stelle

Vittime italiane a Dacca, strage di Nizza poi, colpo di Stato in Turchia. Le nostre vite ostaggio di un mondo impazzito, un mondo che oggi vive quella “terza guerra mondiale a pezzetti” di cui parla spesso Papa Francesco. Un mondo fatto di terrorismo, destabilizzazioni e guerre senza senso.

Ultima puntata di questo film dell’orrore: il tentativo di golpe in Turchia con le morti in continuo aggiornamento. Per il momento, ma la situazione rimane fluida e non è ancora possibile dare giudizi definitivi, Erdogan, l’uomo scelto da Angela Merkel come suo principale alleato nella gestione dell’immigrazione, resta al potere.

L’affidabilità della Turchia, soprattutto in ottica di gestione dei flussi migratori, e un esame di coscienza sulle ultime scelte imposte all’Italia dall’Unione Europea, devono diventare oggetto di dibattito da parte del Parlamento italiano. Per questo chiediamo ai Presidenti Grasso e Boldrini di convocare immediatamente le Camere perché il M5S, come forza principale di opposizione del Paese, ha il diritto di esporre alla Nazione intera una serie di risoluzioni e proposte che il governo Renzi ha fino ad oggi ignorato:

1. Arabia Saudita, Qatar e Paesi del Golfo non devono più ricevere i nostri finanziamenti e le nostre armi. La loro ambiguità con il terrorismo internazionale non può essere tollerata. (Qui la nostra proposta).
2. Come disinnescare oggi “la terza guerra mondiale a pezzetti”? Capendo che la vera minaccia per il nostro futuro non è la Russia ma il terrorismo internazionale. Con questa mozione chiediamo formalmente al Governo italiano di proporre una collaborazione senza precedenti tra le forze di intelligence dei paesi UE, Nato e della Federazione russa. Lo stop immediato alle sanzioni alla Russia è una condizione necessaria per la normalizzazione dei rapporti con Mosca. La Russia è un partner strategico per la risoluzione dei conflitti in Libia, Yemen e soprattutto in Siria che hanno prodotto milioni di profughi.
3. Nell’ultimo vertice NATO a Varsavia si è deciso di proseguire la missione militare in Afghanistan per la quale si chiede all’Italia un impegno più consistente. Renzi ha l’obbligo di fare gli interessi del Paese e non è nel nostro interesse proseguire una guerra già troppo lunga che ci è costata morti tra i nostri militari ed un immenso spreco di risorse economiche. Risorse e uomini che occorre impiegare, da subito, nella difesa dei confini nazionali e contro la minaccia del terrorismo internazionale. L’ennesima strage in Francia dimostra che il pericolo lo abbiamo in casa, non a 6000 km di distanza. (Qui la nostra proposta)

La “terza guerra mondiale a pezzetti” può essere disinnescata ma serve una reale volontà politica nel farlo. L’Italia, dal canto suo, ha l’obbligo di tornare ad esprimere una politica estera sempre più autonoma e che abbia come principale interesse la sicurezza nazionale. Una politica estera non più schiava di decisioni altrui che negli ultimi anni si sono rivelate drammatici fallimenti.