I servizi ai cittadini non li tagliamo

di MoVimento 5 Stelle

Quando il MoVimento 5 Stelle si trova ad amministrare i comuni deve sempre costruire sulle macerie. Dopo decenni di gestione dei vecchi partiti, bisogna sempre analizzare a fondo le situazioni e trovare delle soluzioni con obiettivo unico il benessere dei cittadini. Poi arriva il Governo e taglia con un accetta i trasferimenti perché ha bisogno di fare cassa e a rimetterci, sempre e comunque, restano i cittadini.

Bene, noi questi tagli non li faremo. La stessa Corte dei Conti, nei suoi pareri, sottolinea come i servizi che un Sindaco deve erogare ai propri cittadini abbiano priorità rispetto alle ordinarie regole contabili. Va quindi prevista la possibilità di derogare alle regole, qualora queste ultime compromettano l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini.

Le regole devono essere al servizio dei cittadini e non viceversa. Nei comuni in cui governiamo abbiamo trovato aliquote massime delle tasse comunali, innumerevoli buchi di bilancio che per legge vanno coperti subito, cattive speculazioni con prodotti derivati, blocchi agli stipendi, mancati pagamenti dei contratti in essere, esplosione dei carrozzoni delle partecipate, rinegoziazioni di mutui con clausole e situazioni sconvenienti ai cittadini che oggi ci mettono di fronte a situazioni drammatiche.

Le soluzioni trovate dal M5S, finalizzate sempre alla salvaguardia dei servizi essenziali ai cittadini, vengono boicottate dal Governo stesso che, invece di ridare fiato a tutti i comuni, ha sempre solo perseguito criteri di marchette, privilegiando i propri interessi di partito dimenticandosi completamente che il diritto di ogni italiano non dipende dal clientelismo politico. E ha bocciato, emendamento dopo emendamento, tutte le nostre proposte fatte nel Documento di Economia e Finanza, sulla legge di Stabilità, sulla legge di Contabilità e sul Dl Enti locali per impedire tutto questo.

Il MoVimento 5 Stelle propone da anni di cambiare le regole del gioco. Non è più possibile usare i comuni e i suoi cittadini come limoni da spremere, ma guardarli come risorse favorendo investimenti pubblici e sviluppo sfondando il tabù del pareggio di bilancio ben consapevoli che spendere bene i soldi delle tasse dei propri cittadini è un investimento, non solo un mero debito.

Non c’è più tempo. Entro la fine dell’estate il Governo, invece di andare in vacanza, deve riconoscere la sua incapacità a tutela dei cittadini e dei Comuni italiani e attuare subito le nostre soluzioni. Altrimenti ciò che ci troveremo a settembre sarà una drammatica riduzione dei servizi essenziali quali per esempio: blocco dell’edilizia scolastica, blocco della manutenzione ordinaria della rete viaria, revoca di qualunque progetto finanziato dai comuni, blocco delle gare per servizi, aumento delle tasse (per quei comuni che ancora resistevano) e riduzione di ogni servizio.