#FratelloMinistro, Sorella Casta

immagine: vignetta di Marione per il Blog delle Stelle

di MoVimento 5 Stelle Parlamento

Sono francescani all’incontrario, sono una comunità dove nessuno deve perdere privilegi, sono una grande famiglia dove c’è posto e grano per pochi intimi. Non campano di carità, vivono di soldi pubblici da anni e nonostante il referendum del ’93 votato dai cittadini che vieta loro di farlo. Dovrebbero fare gli interessi degli italiani e invece si preoccupano dei loro comodi, dei loro amici e dei loro parenti. Finchè avranno la possibilità di farlo, lo faranno.
Fratello Ministro, Sorella Casta.
Alessandro Antonio Alfano ha Fratello Ministro Angelino e una carriera sfolgorante. Docente all’Università Sapienza di Roma ancor prima di laurearsi. Diventa segretario generale della Camera di commercio di Trapani, costretto a lasciare perchè gli viene contestata la veridicità di alcuni punti inseriti nel curriculum. Nominato nel 2013 in Postecom senza concorso, grazie all’intercessione di Raffaele Pizza, l’uomo al centro dell’inchiesta sulla cricca delle nomine, con uno stipendio di 160.000 euro. Risulta dalle intercettazioni che si sia arrabbiato perchè poteva guadagnarne 170.000 e si sia sentito “fottuto” nonostante le rassicurazioni di Pizza che “Diecimila euro magari te li recuperi diversamente“. Come non si sa.
Fratello Ministro, Sorella Casta.
Alfano è solo l’ultimo dei politici con fratelli, sorelle, figli, amici o padri miracolosamente sistemati. Do you remember la Cancellieri? E il figlio di Lupi? E papà Boschi? E Carrai l’amico di Renzi? E il trota? Ogni ministro tiene famiglia. La disoccupazione giovanile in Italia è al 36,9%, la disoccupazione nelle famiglie dei ministri è allo 0%. Per questo disprezzano il Reddito di Cittadinanza: non sanno cosa vuol dire essere in difficoltà e non vogliono cedere un centesimo dei loro stipendi e dei loro privilegi per aiutare dieci milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà.
Alfano deve dimettersi, la Boschi deve dimettersi, con Renzi e tutti gli altri incapaci a governare di questo esecutivo tenuto unito con lo sputo. La loro colpa non è solo quella di aver pensato ai loro affari anzichè all’interesse comune, ma di averlo fatto in questo momento drammatico per il Paese. E’ vilipendio al popolo italiano. La misura è colma e il MoVimento 5 Stelle è pronto a governare.
Tic tac, tic tac, tic tac…