#DeBenedettiCondannato

di MoVimento 5 Stelle Piemonte

Condannato a 5 anni e 2 mesi Carlo De Benedetti, tessera numero 1 del PD, imputato a Ivrea (TO) nel processo per i morti di amianto fra gli ex operai dell’Olivetti. Stessa pena anche per il fratello Franco De Benedetti, 1 anno e 11 mesi per Corrado Passera, ex banchiere ed ex Ministro del governo Monti. Gli indennizzi stabiliti dal tribunale ammontano a 2 milioni di euro e dovranno essere pagati dagli imputati condannati e da Telecom in qualità di responsabile civile.

Il tracollo dell’Olivetti in Canavese ed in Piemonte ha segnato un’epoca. Un’azienda innovativa e moderna, nata nel 1908 da Camillo Olivetti e poi fatta grande dal genio di Adriano Olivetti. Una realtà industriale all’avanguardia nella ricerca tecnologica, con un welfare da far invidia ai paesi scandinavi, è passata rapidamente al fallimento totale. Tanto per fare un esempio il personale dell’Olivetti è passato da 61.500 persone nel 1968 ai 30.120 del 1995 fino alle poche centinaia di oggi. Un patrimonio italiano svanito nel nulla. Il maestro della massoneria De Benedetti entra in Olivetti da presidente nel ‘78 e lascia nel ‘96 per rimanerne presidente onorario fino al ‘99. Ora scopriamo che oltre ad aver rovinato un’eccellenza italiana, è anche responsabile della morte di alcuni dipendenti per la presenza di amianto sul luogo di lavoro.

Si tratta di lavoratori attivi negli stabilimenti di Ivrea tra gli anni ‘70 e ‘90 successivamente ammalatisi di mesotelioma pleurico. Un’altra ferita, seppur con numeri inferiori, per il territorio piemontese dopo il caso Eternit a Casale Monferrato.

La sentenza del Tribunale fa giustizia per le vittime dell’amianto ma non restituisce ai famigliari i propri cari scomparsi, ed a loro va il nostro primo pensiero.

Ora ci domandiamo, quanti altri casi Olivetti ci sono in giro per il Piemonte e per l’Italia? E soprattutto, le istituzioni cosa fanno? Troppo poco. Basti pensare che il Piano amianto approvato dalla Regione Piemonte non prevede per il prossimo anno risorse adeguate per le bonifiche avviate dalle amministrazioni locali. Solo l’anno scorso grazie alla dura battaglia in Consiglio regionale del MoVimento 5 Stelle siamo riusciti ad obbligarli a stanziare 1 milione di euro per le bonifiche. Anche quest’anno le risorse sono di nuovo insufficienti, ma noi siamo pronti ad intervenire.