#RomaVersoRifiutiZero con Virginia Raggi sindaco

di Virginia Raggi, candidata sindaco di Roma del MoVimento 5 Stelle – Leggi il programma completo per Rifiuti Zero a RomaSostieni il MoVimento 5 Stelle e Virginia Raggi Sindaco con una donazione

Ambiente, risparmio, lavoro e salute sono le 4 parole chiave del nostro programma rifiuti su Roma. Sono le 4 parole alle quali ci ispiriamo per cambiare finalmente la nostra amata città. Perché per noi “Roma verso rifiuti zero” non è uno slogan, bensì un obiettivo ambizioso e raggiungibile.

Vogliamo importare il modello San Francisco e riteniamo che lavorando sodo già nei primi 12 mesi di consiliatura riusciremo ad immettere la Capitale lungo un binario virtuoso, dove le discariche e gli inceneritori sono il passato, proprio come i vecchi partiti, mentre il riciclo e il riuso sono il futuro e rappresentano una risorsa, proprio come il M5S per questo Paese.

Abbiamo presentato il nostro programma per Rifiuti Zero a Malagrotta. Un luogo tristemente simbolico per la Città Eterna e per anni ostaggio del malgoverno e di persone come Cerroni, spalleggiato dalla destra e dalla sinistra, che noi non dimentichiamo.

Ma cominciamo coi numeri, visto che il primo dato da considerare è che con i rifiuti, checché se ne dica, si possono creare anche nuovi posti di lavoro. Pensate che il rapporto occupazionale per l’industria del riciclo e quella dell’incenerimento-discarica è 15 a 1 e uno dei primi obiettivi del piano a 5 Stelle “Roma verso rifiuti zero” è incrementare la raccolta porta a porta, che oggi si stima possa produrre 2 posti di lavoro ogni 1.000 abitanti. Questo significa che con un ciclo a regime nel breve periodo a Roma possiamo creare circa 6.000 nuove realtà occupazionali o avviare delle riconversioni di qualità.

Ambiente, risparmio, lavoro e salute, dunque, come suggerito dallo stesso Papa Bergoglio nella sua Enciclica. Il M5S parla di “economia circolare” infatti, e si rivolge a tutti. Tutti devono sentirsi coinvolti: i cittadini, le famiglie, ma anche le parrocchie e gli istituti religiosi nei quartieri di Roma, che, oltre a fungere da importanti punti di riferimento culturale e sociale, possono contribuire, e in molti casi già lo fanno, ad una nuova cultura dell’ambiente. Roma è casa nostra e dobbiamo amarla come tale!

Per farlo occorre seguire le direttive Ue e raggiungere gli standard europei. Prevenzione del rifiuto innanzitutto: oggi sappiamo che riducendo il rifiuto alla fonte con un piano ad hoc è possibile che ogni romano arrivi a produrre 100kg di rifiuti in meno ogni anno, nell’immediato. E il risultato di un tale processo, ovviamente, lo vedremmo con un bel risparmio in bolletta. Dopo di che, “mense scolastiche zero rifiuti“: materiale biodegradabile, nessuno spreco, acqua pubblica del rubinetto.

Anche le mamme possono avere grandi contributi dal nostro piano “Roma verso rifiuti zero“. Pensiamo ai pannolini lavabili: di media una mamma spende circa 2mila euro per ogni figlio; con una maggiore diffusione di questi pannolini ne spenderebbe invece 800, con un risparmio del 60%. Tutto affiancato a servizi negli asili e cooperative di lavaggio. Poi il vuoto a rendere, per cui il M5S ha già presentato una proposta di legge a prima firma Stefano Vignaroli alla Camera dei Deputati. E’ una pratica semplicissima che occorre incentivare e normare, come in Danimarca dove è obbligatoria per le bibite. O in Norvegia dove è obbligatoria per le lattine.

Vogliamo inoltre favorire la nascita di centri di riparazione e riuso nei quartieri incentivando i mercatini dell’usato. Questo darebbe nuovo respiro all’artigianato e al senso civico e di comunità. Pensiamo a grandi fiere del riuso e del riciclo, possiamo diventare un modello in Europa e nel mondo. Introdurremo un regolamento comunale affinché i maxi eventi e le grandi manifestazioni siano sempre a rifiuti zero. Roma è una città meravigliosa in grado di ospitare centinaia di kermesse, ma va rispettata!

Infine creare delle mini-isole ecologiche per ogni quartiere e istituire un’anagrafe online dei rifiuti per tracciarne il corso e prevenire ogni forma di speculazione a cui finora ci hanno abituato i partiti. Per quanto riguarda Ama, l’azienda deve diventare proprietaria dell’intero ciclo dei rifiuti e quando a sbagliare sono i dirigenti devono pagare i dirigenti, non i romani in bolletta. Va reinternalizzato ogni servizio strategico, rivisto il contratto di servizio e va coinvolta l’Anac per vigilare su ogni gara pubblica.

In questo modo vogliamo spazzare via il malgoverno da Roma e colpire chi tratta la nostra città come una pattumiera. E’ il momento di voltare pagina, insieme possiamo farcela!
#coRAGGIo!