Renzie: un selfie sul lungarno? #MammaPubliacqua

L’apertura della voragine sul Lungarno a Firenze, provocata da un problema alla tubatura dell’acquedotto, è l’ennesima prova della cattiva gestione piddina della cosa pubblica che prima con Renzi e oggi con Nardella dimostrano tutta la loro incapacità nell’amministrare una città, ma grande capacità nel percepire stipendi dalle municipalizzate.
I fiorentini pagano bollette dell’acqua salatissime rispetto alla media dei comuni nazionali (402 euro a famiglia nel 2015, l’ottava città più cara d’Italia), bollette giustificate da Publiacqua (la municipalizzata che gestisce la rete idrica di Firenze) proprio con i massicci investimenti alla rete idrica. Investimenti che, evidentemente, sono andati da un’altra parte: negli stipendi per futuri piddini di governo arruolati da Mamma Publiacqua.
Mamma Publiacqua è stata trampolino di lancio e mangiatoia per moltissimi esponenti dell’attuale governo e dello stesso Pd. La Boschi è stata nel Cda; dal 2009 al 2012 nel cda ci è stato Erasmo D’Angelis, poi sottosegretario alle Infrastrutture a Palazzo Chigi nel governo Letta e fino a pochi giorni fa direttore bufalaro de l’Unità. L’attuale Presidente Filippo Vannoni è stato consulente del governo per le politiche economiche, ma anche marito dell’ex dirigente del comune di Firenze ed ex capo di gabinetto di Renzi sindaco Lucia De Siervo. L’ex amministratore delegato è Alberto Irace, manager che il leader Pd già aveva voluto nel consiglio d’amministrazione della romana Acea. Oggi l’ad è Alessandro Carfì, marito di Alessandra Cattoi che fu portavoce del sindaco di Roma Ignazio Marino ed ex assessore alla scuola della stessa giunta.
Insomma un’intera compagine governativa piddina stipendiata per anni grazie ai soldi pubblici fatti confluire nella partecipata Mamma Publiacqua, oggi politicamente responsabile insieme a Nardella della voragine e della figuraccia internazionale.
Nardella è politicamente responsabile anche di negligenza, imperizia e imprudenza, visto che ha ignorato non solo i due allarmi che si sono registrati uno dopo mezzanotte e all’altro alle 6.15 di ieri mattina, ma anche le diverse segnalazioni che già da tempo arrivavano sulla situazione critica dell’acquedotto e sui rischi che incombevano in quella zona. Nardella è responsabile dunque di aver omesso di intervenire ed informare i cittadini ed i proprietari delle auto, inghiottite poi dalla voragine. Chi doveva vigilare, controllare, fare manutenzione, evidentemente non lo ha fatto.
Gli amministratori piddini sono incapaci di gestire la cosa pubblica, ma son sempre pronti ad intascarsi soldi pubblici attraverso incarichi nelle municipalizzate.
Se vuoi che i soldi delle tue bollette vadano in tasca ai piddini di governo nelle partecipate: il 5 giugno vota Pd. Per far rinascere la tua città vota MoVimento 5 Stelle.