Cagliari 5 Stelle con Antonietta Martinez sindaco e senza Equitalia

di Luigi Di Maio

Sono venuto qui a dire ai cittadini: proviamo insieme ad osare un po di più e cominciamo a far saltare quelle cose che stanno opprimendo la cittadinanza, a partire dalla tassa sui rifiuti.
Mettiamo in piedi un sistema chiaro di tariffa puntuale. Io voglio pagare l’immondizia per quanta immondizia produco.
Il punto non è che cosa c’è scritto nel programma, ma la credibilità di chi lo porta avanti.
Perché i programmi, se andate a vedere anche in questa città ci scommetto quello che volete, dicono tutti le stesse cose. Il problema è chi di quelli che portano avanti questi programmi è credibile, cioè fa quello che dice.
Di certo non uno che ha già governato questa città e non l’ha fatto in passato.
Scusate che senso ha che un sindaco già eletto presenti un programma per cambiare la città, ha avuto 5 anni per farlo.
Ho incontrato tantissime persone: studenti, casalinghe, disoccupati, commercianti e sapete qual’è la parola che mi è stata detta più frequentemente? SPERANZA.
Vogliamo parlare poi dei rifiuti? Voi sapete che noi non arriviamo al 32% della raccolta differenziata? Sapete che l’importo della Tari è aumentato dal 2010 al 2013 del 100%?
Andiamo a guardare il passato politico di queste persone. Questi personaggi non sono altro che il concentrato della partitocrazia.
Noi porteremo avanti la speranza che Cagliari diventi finalmente una città 5 stelle.

Il futuro sindaco di Cagliari speriamo innanzitutto che sia un sindaco che tagli Equitalia, che faccia un reddito di cittadinanza comunale come l’abbiamo fatto noi a Livorno, come abbiamo eliminato Equitalia in 10 comuni su 15 che governiamo. Il comune di Livorno eroga il Reddito di Cittadinanza Comunale a 100 famiglie. 100 famiglie che non avevano lavoro che rientrano nei 2 milioni di famiglie italiane che l’Istat ha censito come famiglie senza lavoro in Italia. Il debito ha un nome e cognome, sono i partiti che hanno già governato e che hanno utilizzato questi comuni come Bancomat. Se ci consentirete di governare i grandi comuni italiani, noi di quel Bancomat non abbiamo bisogno perché tutte le iniziative le finanziate voi con le vostra micro-donazioni.
Tutte le campagne elettorali le abbiamo sempre finanziate con quello che ci davate.