Lettera a mia figlia, di Chiara Appendino

di Chiara Appendino, candidata sindaco M5S Torino

Ciao Sara,
io e te ci conosciamo già da molti mesi ma il poter vedere i tuoi occhi, ascoltare il tuo respiro e abbracciarti ha reso finalmente la nostra conoscenza perfetta. Hai iniziato da poco il tuo cammino in questo mondo, in questa città, con tante altre persone, alcune più vicine e altre più lontane, con le quali condividerai un pezzo di storia.
Lo sguardo di Marco, che non è riuscito a dire neanche una parola quando finalmente ti ha vista, ti ha presa in braccio e ha sentito il tuo pianto, esprime da solo l’amore che ti circonderà in ogni cosa che farai. Noi, la tua mamma e il tuo papà, i tuoi nonni e bisnonne, zii, cugini e i tanti amici che già ti conoscono, saremo con te per aiutarti a percorrere questo sentiero un po’ accidentato che è la nostra vita.
Conoscerai la Città nella quale sei nata, Torino, la sua storia, le sue piccole abitudini, le grandi meraviglie, l’inventiva e i suoi particolari modi di dire. Mi auguro che anche tu riuscirai ad amarla perché con lei crescerai e grazie a lei inizierai a scoprire il mondo.
Più volte in questi mesi ho cercato di immaginare il futuro, ho pensato a quello che potrai fare, dove avresti mosso i primi passi e dove saresti andata a giocare. Forse è un difetto delle mamme, e solo adesso lo capisco, ma sento contemporaneamente il desiderio di farti scoprire tutto ciò che ho imparato finora nella mia vita, ma anche spiegarti ciò che ho appreso dai miei errori. So che ci sarà il tempo per farlo.
Tu, con tutti gli altri bambini, sei già un piccolo pezzo di futuro, un seme di possibilità che la meraviglia della vita ci regala. Noi tutti abbiamo il dovere di non privarvi di queste possibilità, lasciandovi in eredità i problemi che magari noi stessi abbiamo creato.
Diventare genitore fa comprendere al cuore che il cerchio della vita è il motore della nostra stessa gioia, perché solo in questa dinamica, che alcune volte ci spaventa e ci fa arrabbiare, la nostra umanità può trovare il suo compimento. E’ così indescrivibile come un singolo momento, un pianto e uno sguardo ci abbiano cambiato la vita e abbiano stravolto, in un attimo, nonostante fossimo già preparati, tutte le nostre priorità.
La tua mamma, qualche tempo prima che tu nascessi, ha scelto di impegnarsi per la sua, la tua, Torino, ha deciso di dedicarle le sue energie e il suo tempo. Questo non vuol dire che non avrà il tempo per te oppure che tu verrai in secondo piano: vorrei farti capire quanto è bello fare Politica, quanto è bello servire la Comunità nella quale viviamo, perché solo in questo servizio amiamo veramente il Prossimo e, in un certo modo, amiamo anche te.
So che avrai bisogno di molto tempo per capire a fondo queste parole ma spero, nel frattempo, di poterti parlare delle belle cose che con tutti i torinesi abbiamo fatto in questi anni, di come abbiamo pensato il nostro futuro e di come l’abbiamo fatto diventare realtà grazie all’impegno di tutti.
Da domani riprenderò la mia attività quotidiana e so bene che sarà più complicato di prima poiché conciliare i tempi, gli impegni e avere la forza di dedicarsi alla famiglia e al bene comune senza trascurare nessuna delle due sarà una sfida molto complessa. Ma molti uomini e donne questa sfida la vivono ogni giorno, in situazioni spesso ben più complesse della mia. Io ce la metterò tutta e cercherò di fare il meglio che potrò in queste due grandi avventure, certamente commettendo degli errori ma imparando ogni giorno, insieme a te, qualcosa di nuovo.
Non sono, anzi, non siamo sole: siamo circondate di affetto, di speranze e di sogni e questi ci aiuteranno nel nostro cammino.
Ti bacio.
La tua mamma
Chiara

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