Brescello: ‘ndrangheta e Pd #CoffriniDimettiti / parte 2: contrordine compagni

Dopo 15 mesi, alla vigilia dell’esito della Commissione d’accesso prefettizia che avrebbe avviato l’iter per lo scioglimento per per mafia del Comune di Brescello, il Pd scarica il suo sindaco e ne chiede le dimissioni. Dimissioni richieste da 15 mesi dal MoVimento 5 Stelle e la società civile. Solo cinque giorni fa la richiesta di dimissioni era stata rilanciata dal Blog. Il Pd rispose con un “Grillo si sciacqui la bocca“.
Sugli organi di stampa il sindaco di Brescello Coffrini aveva risposto di non essere iscritto al Pd.
Peccato che il 28 MARZO 2014 all’atto della candidatura, nel sito del Pd di Brescello si leggesse esattamente il contrario! Il sindaco era iscritto, eccome! Non solo, ma era ed è stato sostenuto fino a ieri dai consiglieri del Pd.
Il PD ha salvato Coffrini più volte negli ultimi 15 mesi.
Lo ha salvato l’assemblea dei sindaci PD il 23 settembre 2014 ed in consiglio comunale a Brescello. Lo ha salvato ad aprile 2015 nella direzione Pd ed ancora politicamente l’ 8 giugno 2015 in Consiglio Comunale a Reggio quando ha bocciato la mozione del M5S che chiedeva al sindaco del Comune capoluogo di esprimersi a favore delle sue dimissioni. E lo ha difeso fino a 5 giorni fa. Ora il “contrordine compagni“.
Meglio tardi dopo 15 mesi di figuracce e difese d’ufficio che mai. Del resto Brescello deve essere una tappa importante anche per Renzi se nel 2012 per le primarie si recò prima a Reggio Emilia e poi in questo piccolo comune della Bassa. #CoffriniDimettiti.

VIDEO La ‘ndrangheta a Brescello