Salvabanche: il premier ”l’ha chiesto l’europa”, ma UE e M5S sbugiardano il #governoincapace

“È un pugile rintronato alle corde.
Il Presidente del Consiglio italiano, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Europeo, ha scelto la strategia dello scaricabarile. Reo di aver ridotto sul lastrico 140mila risparmiatori italiani per salvare le fantastiche 4 banche.
La Germania agì diversamente, stampò moneta per 247 miliardi di Euro e salvò i suoi istituti di credito. Sono queste, a grandi linee, le paradossali parole di Matteo Renzi. Perché non è stato fatto lo stesso in Italia? “Abbiamo eseguito quello che ci ha scritto la Commissione“.
L’atteggiamento suicida del Governo si scontra però con le parole di Jonathan Hill. Il commissario europeo alla stabilità finanziaria aveva fatto sapere che l’esecutivo del Bel Paese ha agito in autonomia. Oggi, di contro, Matteo Renzi dice di aver custodito una lettera, firmata e sottoscritta, con i diktat della Commissione.
Non importa. Si doveva e si poteva fare diversamente. I tedeschi hanno utilizzato una banca fuori dall’occhio BCE per garantire il sistema. Il MoVimento 5 Stelle aveva proposto l’istituzione di un prestatore d’ultima istanza, assieme alla separazione bancaria.
Siamo arrivati alla follia pura. Gli eurodeputati del PD (gruppo politico S&D) hanno votato in massa il bail-in: ora si vantano di aver fatto rispettare le regole, attaccando l’esecutivo europeo che loro stessi hanno eletto grazie ad un accordo con il PPE.” M5S Europa