Multa UE per gli immigrati non registrati #NonPagoPerAlfano

L’Italia rischia una sanzione europea per la mancata registrazione dei richiedenti asilo. Secondo la Commissione europea almeno 40 mila migranti sono sbarcati nel nostro Paese senza una regolare identificazione. Questa furbata, che ha portato oggi all’apertura di una procedura di infrazione, violerebbe il regolamento sulla registrazione dei migranti con le impronte digitali (Eurodac), procedure queste legate a doppio filo al regolamento di Dublino III firmato dal governo Letta-Pd-Pdl.
Secondo la Commissione europea, il governo italiano aggira dunque una decisione che aveva contribuito a scrivere in Europa. Questa schizofrenia politica rischia di essere pagata dai cittadini italiani. Le regole europee prevedono, infatti, che possano essere comminate delle sanzioni pecuniarie allo Stato colto in infrazione, multa che pagano tutti i suoi cittadini dunque. L’Italia dal 2003 a oggi ha pagato la cifra, record in Europa, di 183 milioni di euro di sanzioni.

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COSA FARE ADESSO?
Il Movimento 5 Stelle lo ripete da anni. Il re di tutti i mali è il regolamento di Dublino. Va abolito sic et simpliciter perché è illegale costringere una persona a restare dove non vuole. Questo regolamento ha trasformato l’Italia in una grande prigione di Alcatraz dove in migliaia cercano di fuggire. Un migrante arriva in Italia e dovrebbe restare bloccato nel nostro Paese almeno due anni perché i tempi per istruire le pratiche per la domanda d’asilo richiedono risorse umane e finanziarie che il governo non garantisce. L’Italia ha gestito il fenomeno migratorio come ha finora fatto con i grandi eventi o con le grandi tragedie. Ricordate il terremoto de L’Aquila? La classe politica l’ha usato come bancomat per imprese amiche e cooperative compiacenti. La storia si ripete con i centri di accoglienza.

L’EUROPA SI VERGOGNI!
L’Europa non mantiene le promesse. Il Parlamento europeo ha votato (grazie ai voti dei portavoce del Movimento 5 Stelle) il ricollocamento di 160 mila migranti. Tutti i Paesi membri devono condividere la responsabilità dell’accoglienza e invece finora ne sono stati ricollocati solo 159! Tutto questo avviene mentre le stragi continuano nell’indifferenza generale della classe politica europea. Dall’inizio dell’anno 700 bambini sono morti in naufragi nelle acque del Mar Mediterraneo. Basta questo dato per dimostrare il fallimento delle politiche migratorie dell’Unione europea e l’inefficacia del Regolamento di Dublino. Per evitare nuove tragedie il Movimento 5 Stelle ha proposto al Parlamento europeo l’istituzione di vie legali di accesso. Se c’è, Il diritto di asilo va riconosciuto in Africa o in Medio Oriente, così da evitare i barconi della morte e tutelare i cittadini italiani ed europei: chi arriva in Europa deve essere già stato controllato, identificato, non deve essere un soggetto pericoloso e deve essere certo che scappi da un teatro di guerra. Una volta riconosciuto questo, i suoi diritti non devono essere limitati.” M5S Europa