Whistleblowing: il Pd dalla parte dei corrotti

“Il Pd e il Governo ancora una volta dimostrano di non volere una serie lotta contro la corruzione. Questa volta lo fanno lasciando soli i cittadini che vogliono combatterla. La legge sul whisteblowing presentata due anni fa dal M5S a tutela di chi denuncia casi di corruzione e malaffare è stata distrutta in poche ore da una serie di emendamenti vergogna. Il Pd ha tolto premialità e protezione, depotenziando la lotta contro la corruzione anche per i soggetti che lavorano nel privato.
Si potevano difendere e premiare i cittadini onesti che denunciano casi di malaffare, invece la maggioranza nel chiuso della Commissione Giustizia, in poche ore ed ignorando totalmente gli appelli delle associazioni ha distrutto due anni di buon lavoro parlamentare.

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Dopo questo vergognoso “blitz” del Pd, il M5S che aveva presentato la legge ha comunque cercato un punto di mediazione, cercando di migliorare nuovamente il provvedimento. Il partito del presidente del Consiglio, comportandosi come un ‘filibustiere della democrazia’ ha chiuso qualsiasi via di dialogo. A confermare gli squallidi comportamenti del Pd sono le dure prese di posizione delle associazioni Trasparency International e Riparte il Futuro-Libera.

Per Trasparency International, la più importante organizzazione mondiale che si batte contro la corruzione “a preoccupare è soprattutto l’indebolimento delle tutele sull’identità del segnalante e la limitazione per quanto riguarda il settore privato alle sole aziende che possiedono modelli organizzativi volontari. (…) Che un disegno di legge presentato due anni fa, su cui sono state fatte diverse audizioni – a cui abbiamo anche partecipato – venga così radicalmente modificato a 24 ore dalla votazione, è il segnale di procedure parlamentari pasticciate e poco trasparenti, come abbiamo già avuto modo di sottolineare nel nostro report sul lobbying in Italia”.
Secondo Riparte il Futuro-Libera “Dopo un percorso di condivisione che ha incluso esperti, Anac, sindacati e associazioni, nelle ultime ore si è registrato un atto di forza da parte del Pd difficile da comprendere nelle intenzioni. (…) Probabilmente i democratici hanno deciso di intervenire in Commissione per rendere il testo più ‘digeribile’ all’aula, considerando che, ad alcuni, il whistleblowing fa tremare le vene ai polsi”. In Parlamento sarà battaglia”.
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