L’olio extravergine italiano rischia di scomparire

Nuova mazzata per l’olio extravergine di oliva Made in Italy. Dopo l’emergenza xylella che ha messo in ginocchio la produzione pugliese, dopo la truffa dei 7 grandi marchi che spacciavano un olio di bassa qualità per uno extravergine, adesso dall’Europa arriva il colpo finale per il settore.

La Commissione europea vuole concedere alla Tunisia la possibilità di esportare verso l’Europa senza dazi ben 70 mila tonnellate di olio in 2 anni, una quantità che corrisponde alla produzione totale del Portogallo. Il totale delle tonnellate esportate dalla Tunisia corrisponde al 20% di quanto prodotto in Italia. L’olio tunisino è prodotto e venduto a basso costo rispetto all’olio europeo e questa concorrenza diretta rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura italiana che, ancora una volta, viene usata come merce di scambio per la politica internazionale.

Il prezzo di un (giusto) aiuto umanitario dell’Unione europea verso la Tunisia viene fatto pagare dalle regioni più povere d’Europa (Sud Italia, Grecia, Portogallo, Spagna che vivono già difficoltà economiche strutturali proprie), rispetto a quelle più ricche. L’agricoltura non può essere ogni volta usata come merce di scambio per le politiche di sostegno e di vicinato verso i Paesi terzi. E’ stato già fatto con il Marocco per le arance, lo stiamo facendo con il sud est asiatico per il riso e il risultato lo hanno pagato gli agricoltori del sud Europa. Perseverare è diabolico.
L’Europa sta già facendo molto per il popolo tunisino. Nel 2011 anni ha stanziato, per esempio, nel programma di macro assistenza finanziaria ben 800 milioni di euro. Quest’anno sono stati già erogati 100 milioni di euro, una prima tranche di un prestito complessivo di 300 milioni. Perché adesso questa ulteriore apertura? Alcuni sospetti nascono dagli interessi economici dell’attuale primo ministro tunisino. Habib Essid è, infatti, uno dei maggiori produttori di olio del Paese e dal 2004 al 2010 è stato persino direttore esecutivo del Consiglio oleicolo internazionale. Con questa importazione senza dazi si vuole aiutare il popolo tunisino o gli affari dei suoi governanti?
Chi è l’ideatore di questa politica suicida per l’Italia? Ovviamente il Pd!M5S Europa