La liberazione degli scimpanzè

Francis Collins, direttore del NIH (National Institutes of Health, USA), la più grande organizzazione di ricerca biomedica nel mondo ha dichiarato il 18 novembre 2015 che “Il NIH non finanzierà più la ricerca biomedica sugli scimpanzé
Francis Collins ha replicato così ad una rapporto scientifico commissionato due anni fa dallo IOM, Istituto di Medicina degli USA, nel quale erano inclusi studi scientifici presentati dal Physicians Committee for Responsible Medicine. Di conseguenza i 50 scimpanzé detenuti negli stabulari del NIH veranno liberati e mandati in un centro di riabilitazione idoneo al loro benessere (già nel 2013 dallo stesso centro erano stati liberati ben 310 esemplari della stessa specie).

Claude Reiss, presidente di ANTIDOTE EUROPE (AE) e Gianni Tamino, presidente del Comitato Scientifico EQUIVITA, sono stati subito concordi nel rilasciare la seguente dichiarazione: “Essendo ogni altra specie animale evolutivamente più distante dall’uomo dello scimpanzé, questa decisione del NIH porta all’inevitabile necessità di un abbandono di ogni altro modello animale per la ricerca medica finalizzata alla salute umana“.

VIDEO La liberazione di uno scimpanzè: COMMOVENTE

Dice André Ménache, direttore di AE: “E’ scontato che a partire da oggi si verifichi un effetto domino riguardante tutte le specie animali usate in laboratorio“. E aggiunge: “Questa notizia non è soltanto una vittoria sulfronte della conservazione di una specie a rischio di estinzione, è un BALZO IN AVANTI NEL PROGRESSO SCIENTIFICO e nella difesa della salute umanaEquivita