Giù le mani dai nostri ulivi

“In Puglia è in atto una mattanza di ulivi secolari. Sono oltre 1000 gli ulivi già abbattuti. Ormai è chiaro a tutti che il “Piano degli interventi” del Commissario Silletti per far fronte all’emergenza sul rischio di diffusione del batterio “Xylella fastidiosa” è assolutamente inefficace. Non serve infatti abbattere migliaia di ulivi, simbolo regionale e risorsa nazionale, quando in realtà basta che una macchina con sopra l’insetto vettore della Xylella viaggi a nord del Salento per diffondere la patologia.
In varie province stanno nascendo gruppi di cittadini che cercano di fermare gli abbattimenti, come “Il popolo degli Ulivi” che con ricorsi e resistenza non violenta, prova a bloccare questo piano folle. Aiutiamoli con donazioni o partecipando alle loro riunioni.

L’eradicazione di migliaia di ulivi, alcuni dei quali secolari, creerà un danno permanente al territorio pugliese e all’Italia intera oltre che una sofferenza inaccettabile a tutti quegli agricoltori che vivono in questa terra da sempre e che hanno dedicato tutta la loro vita a queste piante. Queste eradicazioni si fanno al solo scopo di rispettare le prescrizioni delle decisioni di una Europa che è la prima responsabile di questo disastro epocale avendo disatteso ed eluso la Direttiva 2000/29/CE del Consiglio dell’8 maggio 2000 che imponeva il controllo di materiale infetto da xylella fastidiosa proveniente dal Centro America. Ma si sa gli interessi delle lobbies in questo settore sono elevatissimi. A confermare l’inutilità degli abbattimenti citiamo il caso Trepuzzi (LE), dove già nell’aprile del 2014 si sono eradicate 65 piante di ulivi secolari dietro la rassicurazione da parte degli organi fitosanitari che questo sacrificio avrebbe impedito nella zona l’infezione di altre piante. Bene, a Trepuzzi oggi si eradicano 830 piante.

VIDEO Emergenza ulivi in Puglia

A San Pietro Vernotico in queste ore si abbattono ulivi secolari sani e carichi di frutto. Non è più possibile stare fermi di fronte a queste azioni schizofreniche che minano la storia di un popolo che nell’ulivo si identifica, si racconta e celebra la sua territorialità. L’ambiente di vita di un popolo non può essere subordinato a meschine prescrizioni europee. Sono in corso da diversi mesi importanti ricerche attraverso metodologie innovative di lotta e controllo della malattia degli ulivi. I risultati preliminari di questi studi sono finalmente positivi, è per questo che noi chiediamo che la ricerca di una soluzione sia estesa ad un confronto multidisciplinare con diversi enti di ricerca. Già università di Foggia, Matera, Bologna e Caserta sono attive per studiare possibili soluzioni alternative. Gli ulivi di Puglia potranno salvarsi se la scienza metterà in atto protocolli di cura e profilassi efficaci. Per questo il M5S Puglia ha chiesto un audizione con tutti i ricercatori impegnati nello studi di risoluzione della problematica e il 17 Novembre verrà discussa in Consiglio Regionale una mozione dei consiglieri regionali M5S che prevede la sospensione delle eradicazioni, la Regione Puglia ha tutto il potere di sospenderle con effetto immediato dal momento che queste vengono attuate attraverso l’emanazione di specifiche Delibere di Giunta. Nel frattempo dobbiamo impedire questa ingiustificata mattanza di ulivi causata da una classe politica irresponsabile.
Giù le mani dai nostri ulivi!M5S Parlamento, M5S Puglia