5 giorni a 5 stelle: #delucadimettiti

“Questa settimana si parte dal caso De Luca. A Montecitorio, in conferenza stampa, una delegazione di parlamentari e di consiglieri regionali campani hanno proposto una soluzione alla ‘Marino‘ a Matteo Renzi, necessaria per uscire dall’imbarazzo istituzionale dovuto alla miopia del Partito Democratico, incapace di scegliere candidature prive di problemi con la giustizia. Basta copiareil Movimento 5 Stelle diciamo noi e lo ripetono ai nostri microfoni Valeria Ciarambino e Roberto Fico.

Passiamo poi a raccontarvi una misura di cui davvero non se ne sentiva il bisogno e sulla quale è arrivata oggi perfino la fiducia del governo. Una misura controversa a partire dal nome: voluntary disclosure. Un nome complicato dietro al quale si nasconde l’ennesimo provvedimento che premia gli evasori fiscali: un condono, come ci spiega, alla Camera dei Deputati, Daniele Pesco.
Il nostro notiziario settimanale prosegue con la protesta in piazza dei lavoratori stagionali del settore turistico. Sara Paglini e Sergio Puglia ci raccontano il vero e proprio strazio cui il decreto Poletti li condanna per una volontaria noncuranza; mentre tocca invece a Riccardo Nuti e Giulia Sarti parlarci della riforma della gestione dei beni sequestrati alla mafia: la scelta di affidarli ad InvItalia porta ad una battuta amara: da CosaNostra a CosaLoro.
Ci occupiamo poi di una ennesima bugia di Renzi, stavolta sull’abolizione della tassa sulla prima casa: l’IMU si pagherà ancora ed in particolare la pagheranno i cittadini più in difficoltà come ci spiega nel servizio Riccardo Fraccaro. Ma se il problema in Italia è drammatico, in Grecia siamo alla catastrofe. Quelli che ci comunica Marco Valli da Bruxelles sono numeri inquietanti: circa il 50% dei greci perderà la casa per la quale ha contratto un mutuo e tutto ciò per colpa dell’euro e per la totale assenza di umanità nella politica economica comunitaria.
Spazio anche per la battaglia per il divieto agli spot sul gioco d’azzardo di Giovanni Endrizzi e per le politiche di incentivi messe in atto in Cina per spingere le esportazioni: non è solo merito – se così si può dire – della manodopera a basso costo se i prodotti cinesi invadono il mercato mondiale, ma anche di aiuti di Stato, come ci spiega l’eurodeputata Tiziana Beghin.
Chiudiamo con una notizia buona ed una cattiva. Prima la cattiva: il governo ha cancellato una misura che aiutava i cittadini a contrastare le cartelle pazze di Equitalia. La buona è che il M5S non si arrende: proprio in questi giorni stanno infatti nascendo nuovi punti M5S antiEquitalia. Dove? Lo scoprirete ascoltando le parole di Carlo Sibilia.” M5S Parlamento