Storia di ordinaria povertà assoluta

E’ diventato povero assoluto ma non se n’era accorto.

“Sono un povero assoluto. E’ una storia triste?
Ho compilato il questionario sul sito dell’ISTAT e sono rimasto malaccio. Bisogna che spenda 1.798,22 euro al mese, avendo la mia famiglia 5 persone. E meno male che da 9 anni fa ho finito i mutui per casa, mezzi ecc.

Uno dei figli lavora. La seconda ha finito la scuola, quindi cerca, un po’, lavoro, e il terzo non ha nemmeno finito le medie. Io sono, purtroppo, pensionato causa invalidità, la moglie, dovendo assistermi, può lavorare solo 4 ore. E’ una storia triste, raccontata così.
Però prima della mia invalidità, andare sopra ai 2.300 euro al mese non era semplice, la famiglia era sulle mie spalle. La tassazione, quando sei in proprio, e io ero in proprio, e devi emettere fattura, ti fa morire, o ti fa finire invalido, spesso.
Io non gioco ai gratta e vinci, ho smesso di fumare 20 anni fa, e con meno di 1798.22 euro al mese la famiglia va avanti. Tutti i figli hanno il loro smartphone, ovviamente non l’apple. I ragazzi, escono la sera senza problemi. Le grandi marche sono sconosciute in casa, e anche le cene/pizze in ristorante sono un ricordo. Alla fine non è una storia tanto triste, anche perchè, andare a nei posti dove si fa le ferie, personalmente era uno stress che sopportavo per trovare ragazze, ma l’altra metà del cielo, l’ho incontrata al lavoro, dove le persone sono sincere.
Quanti di voi sono POVERI ASSOLUTI, magari senza saperlo?” Paolo Z., Crocetta