In morte della Costituzione

“La Costituzione di un Paese non può essere proprietà di una parte, nè tantomeno del governo di turno. Ma oggi questa legge, che distrugge il nostro patrimonio comune, è vostra, solo vostra.
Il M5S è entrato in Parlamento per cambiare il Paese in meglio, per cambiarlo davvero e non per finta. Siamo stati i primi a sostenere che le istituzioni debbano funzionare meglio e costare meno, e a credere che il procedimento legislativo debba essere più snello.

Ma quello che è in atto non è un miglioramento, è un peggioramento delle nostre regole costituzionali, creato e votato in quest’Aula tra mercimoni, scambi, ricatti e trasformismi. E con il senatore Giorgio Napolitano, quello che faceva il Presidente della Repubblica di giorno, ma di notte redigeva il disegno di legge governativo che votiamo oggi.
Dite che il bicameralismo perfetto non funziona, eppure siete riusciti ad approvare in un lampo la legge Boccadutri, per tenervi i rimborsi elettorali senza controlli sui bilanci dei partiti!
Il M5S voleva entrare nel merito delle questioni di questo disegno di legge, con 200 emendamenti chiari e semplici volevamo riscrivere e integrare il pessimo e assurdo testo governativo. Abbiamo proposto di dimezzare il numero dei deputati, l’elettività diretta dei 100 membri del Senato, no all’immunità parlamentare, più garanzie per l’opposizione, la decadenza dalla carica di parlamentare in caso di reiterata assenza e la decadenza dei senatori sottoposti a processo penale, l’inserimento dei referendum consultivi, propositivi e di indirizzo e la riduzione dello stipendio dei parlamentari insieme alla soppressione dei loro vitalizi.
Avete sempre detto NO, a tutto. E vi preparate a dare l’impunità alla classe politica più corrotta del Paese, spalancando le porte del Senato a consiglieri regionali indagati, rinviati a giudizio e condannati. Con il nuovo Senato, il vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani appena arrestato per tangenti potrebbe essere un papabile senatore e godere dell’immunità! Se un consiglio comunale verrà sciolto per mafia, il sindaco di quel Comune, nominato senatore, manterrà la sua poltrona a Palazzo Madama!
Oggi la Costituzione è morta e sepolta, insieme ai suoi valori fondamentali. L’avete demolita sulla base di indicibili accordi “massonici” non certo con parte più raccomandabile del Paese! L’avete riscritta grazie a Verdini, un plurindagato per concorso in corruzione e bancarotta fraudolenta, avete avuto il coraggio di farlo diventare Padre Costituente.
Questi sono giorni duri, sono giorni bugiardi. Cara democrazia ritornerai presto a casa. E non sarà tardi. Tornerai presto fra noi.” Gianluca Castaldi, Capogruppo M5S in Senato