I voti dietro l’emergenza casa

“Qualche giorno fa a Bologna c’è stato uno sgombero, eseguito dalle Forze dell’Ordine di un immobile, un palazzo molto grande ex Telecom, perché era di proprietà della Telecom, dove da un anno 280 persone, più di 100 famiglie, si erano rinchiuse, avevano occupato questo palazzo. 280 persone in difficoltà, 280 persone in grave emergenza che chiedevano soluzioni abitative. Per un anno la risposta del Comune di Bologna è stata… nulla.
Hanno delegato il dialogo con queste persone a degli intermediari quantomeno improvvisati, cioè a dei centri sociali. Centri sociali che convincono queste persone a non accettare nessun’altra soluzione abitativa, perché “l’unione fa la forza” ma in realtà l’unione fa la pubblicità e la fortuna di questi centri sociali, che hanno perso completamente quello che era il valore dei centri sociali negli anni ’70, negli anni ’80 e sono diventati invece dei blocchi di potere cittadino che guidano pacchetti di voti a cui l’amministrazione di sinistra di Bologna strizza l’occhio ogni volta che può.

Così dopo un anno si è arrivati a uno sgombero violento, dove l’amministrazione non vuole avere responsabilità. Attaccano la Questura e la Magistratura e la Procura e tutte le Forze dell’Ordine, quando invece c’è una grande negligenza. Purtroppo l’emergenza casa è un problema enorme e sarà enorme anche nei prossimi anni, è destinata solo ad aumentare, così a Bologna come in tutto il paese e noi crediamo che si debba iniziare a investire seriamente nel welfare, spostare le risorse che oggi a livello nazionale e locale vanno solo per mega infrastrutture.
Un piccolo esempio: a Bologna si sta per fare un passante nord, un’autostrada completamente inutile che costerà 1.400.000.000 di euro; oppure una sopraelevata che collegherà stazione e aeroporto, assolutamente inutile di 5 Km, che costerà 120.000.000 di euro. D’altro canto abbiamo persone, 7.700 famiglie che chiedono una abitazione, che sono in lista, attendono, e casi disperati come questi, che vengono gestiti da centri sociali. Gli stessi centri sociali che saltano sulla macchina di Salvini, o che stanno già minacciando di fare atti violenti in città, di non fare entrare Salvini in città l’8 novembre perchè “assolutamente deve andare via dalla città Salvini” perchè loro sono furbi, sono quelli che hanno l’intelletto di sinistra, sono illuminati e faranno un mega regalo a Salvini anche l’8 novembre qui a Bologna, perchè ci saranno scontri e Salvini non vuole altro, non a caso ha scelto Bologna, sa che ci sono dei polli”.
Max Bugani, M5s Bologna