Gli #impuniti

“Anziché preoccuparsi degli italiani, da mesi il Governo insieme a Verdini (uomo plurindagato e rinviato a giudizio per reati come concorso in corruzione, truffa, bancarotta fraudolenta, appalti e finanziamenti illeciti, ecc..) è alle prese con la riforma costituzionale. Tra i padri costituenti che la scrissero ci sono Pertini, Togliatti, Nenni, Croce, Parri, Calamandrei, Iotti. Oggi, invece, chi sta riscrivendo la nostra Costituzione sono Renzi e la Boschi con i voti determinanti di Verdini, Azzollini, Formigoni, Bilardi, Conti, Scavoni, Caridi, Aiello, Gentile. Tutti o condannati o indagati o coinvolti in inchieste per reati come corruzione, associazione a delinquere, voto di scambio politico, frodi, finanziamenti illeciti, ecc. E c’è anche Barani che oltre ad essere stato condannato dalla Corte dei Conti si è rilevato anche pubblicamente sessista! Dentro la riforma costituzionale c’è la famosa riforma del Senato. Attenzione, riforma e non abolizione (come vorrebbero far credere).

Il prossimo Senato sarà composto da 100 membri, di cui 74 consiglieri Regionali, 21 sindaci e 5 membri nominati dal Presidente della Repubblica. In totale 95 senatori saranno ripescati dalla classe politica più corrotta del Paese (consiglieri e sindaci) e verranno nominati Senatori direttamente dai partiti politici. Nessun senatore, infatti, potrà essere scelto, designato o eletto direttamente dai cittadini (il cui voto non conterà nulla!). Sappiamo, invece, che tutti i prossimi consiglieri – sindaci/ senatori godranno dell’immunità parlamentare (cioè in caso di richiesta d’arresto da parte della Magistratura a decidere sarà il Senato stesso. Dunque mai! Vedi caso Azzollini). Addirittura i sindaci/senatori corrotti, i cui Comuni siano stati sciolti per mafia (e in Italia sono 239 i Comuni sciolti per mafia dal 1991 ad oggi, con una media di 20 comuni all’anno), potranno continuare a ricoprire la carica da Senatore, visto che la durata del loro mandato coincide esattamente con quella dei Consigli regionali da cui vengono eletti (ovvero 5 anni). Nelle tasche dei futuri senatori, infine, finirà un rimborso spese (ancora dall’importo indeterminato) per poter andare a Roma durante la settimana. Un nuovo modo, previsto dalla politica, per allontanarsi definitivamente dai problemi dei propri Comuni, delle proprie Regioni e, dunque, dei cittadini. Il MoVimento 5 stelle è per un Senato eletto direttamente dai cittadini, per un taglio del numero di Senatori e di Deputati, per un taglio agli stipendi, per referendum consultivi, propositivi e di indirizzo, per dare più potere e decisione ai cittadini, per fare due soli mandati e poi a casa e per non fare entrare i Parlamento gente condannata, indagata o coinvolta in qualsiasi tipo di inchiesta giudiziaria. Occhio, non fatevi ingannare!M5S Senato