Passaparola – Ordini professionali: la casta degli intoccabili, di Franco Stefanoni

In Italia l’iscrizione agli albi, agli ordini è obbligatoria. Uno per esercitare una professione, per dire io faccio questo, deve essere iscritto e questo ha sempre alimentato una discussione sull’opportunità dell’esistenza degli ordini. Non si giustifica tanto l’interesse pubblico a un tal livello perché ci sia una legge, che il Parlamento approva, per la costituzione di un ente così.Franco Stefanoni, giornalista, autore del libro “I veri intoccabili” sulla Casta degli Ordini professionali

“Un saluto a tutti gli amici del Blog di Grillo.
Per evitare che ci sia un abuso da parte di chi sa nei confronti di chi non sa, nell’esercizio di alcune professioni, nasce un Ordine. L’ordine fa sì che chi è iscritto ha buone qualità, è eticamente corretto e se è scorretto, se abusa del proprio fare l’ordine protegge il cittadino.

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Cosa è un Ordine professione

Un Ordine professionale è un ente pubblico non economico, si istituisce per legge grazie a delle norme specifiche . Ha come scopo principale 3 elementi fondamentali:
1) la tenuta dell’albo, l’albo di tutti gli iscritti, come si accede all’albo, c’è un esame di Stato;
2) la tutela della deontologia, esistono codici deontologici per ciascuna categoria professionale, quindi c’è una disciplina ed eventualmente sanzioni per chi non ottempera alle regole previste;
3) una formazione dei professionisti iscritti, quindi far sì che siano aggiornati, quindi qualità dei professionisti.

La degenerazione degli Ordini professionali

Spesso nel tempo cos’è accaduto? Il contrario, è accaduto che nati per tutelare i cittadini, tante volte hanno finito per tutelare i professionisti, quindi si evita che subiscano dei procedimenti disciplinari, si fa finta di niente, quindi alla fine chi è danneggiato dall’Ordine? È il singolo, l’utente, il cliente, il cliente dell’avvocato, dei commercialisti.

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In Italia è accaduto diverse volte che esponenti parlamentari avessero maturato in precedenza cariche elettive a livello di Ordine o di Cassa Previdenziale dell’ordine stesso. Cariche nazionali o locali che hanno facilitato a livello di percorso politico un’elezione parlamentare, però sono singoli casi, sono accaduti in varie categorie. Dove si vede con maggiore chiarezza un nesso tra elezioni politiche e carica in un ente professionale, in un ordine di professionisti è soprattutto a livello locale. Essere eletti in una Cassa Previdenziale anche qui, spesso prevede un passaggio in una carica elettiva nell’ordine di categoria.

Il business delle Casse previdenziali

Le Casse Previdenziali oggi, più o meno, hanno un patrimonio di circa 60 miliardi, sono private, però svolgono una funzione pubblica, ci sono anche problemi di tassazione molto criticati: le casse pagano troppe imposte. Cos’è il patrimonio di una cassa? Sono tutti i soldi che ciascun iscritto, obbligatoriamente a un ordine è poi iscritto a una cassa di previdenza e quindi sono poi un domani le pensioni che ciascun professionista avrà, questi contributi vengono investiti, investiti in che modo? In beni immobiliari, in beni mobiliari, quindi titoli, vengono affidate le gestioni a terzi, anche questo movimenta sospetti perché su come vengono affidati questi incarichi. La storia italiana ha elencato una serie di scandali sulla gestione dei denari delle Casse, quando si parla di diversi miliardi, chiaramente parliamo di cifre che fanno molta gola.
Chi le amministra? Alla cima di tutto questo ci sono persone che hanno molto potere, addirittura ci furono casi di gente che preferiva non fare il Ministro, ma stare a capo di una grande cassa perché lì sei imperatore, fare il Ministero è un’altra cosa.

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È accaduto nel tempo, nella storia di questa Repubblica in certi casi che a mettersi troppo contro certe categorie professionali, certe aree lavorative, certi comparti economici, si è rischiato di vedere traballare un po’ le maggioranze parlamentari.

La casta degli intoccabili

La Massoneria e Ordini in certi casi hanno avuto dei contatti, talvolta anche dichiaratamente, quindi Presidenti hanno dichiarato che erano iscritti a Logge. Affermare che ci sia un meccanismo proprio d’incastro tra le cose non mi sentirei di sottoscriverlo. La Cassa Previdenziale dei Medici ha avuto in passato, 20 anni fa e più, importanti scandali sulla gestione patrimoni, si sono ripetuti in anni più recenti. La diffusione di Internet in questi anni ha fatto sì che una serie d’informazioni si possano ottenere soprattutto per esempio per sapere se una persona è iscritta o no a un albo. Si dovrebbe fare di più.
Sarebbe opportuno sapere se un consigliere dell’Ordine, un Presidente, con questo sistema ordinistico, abbia cumulato altri incarici. Sulla trasparenza invece si fa molta difficoltà. In Italia esistono tanti ordini. Due grandi comparti del nostro vivere dove c’è delicatezza dell’agire sono la Salute e la Giustizia. In certi casi si sente un’esigenza di interesse pubblico molto forte, tant’è che in molti altri paesi esistono questi ordini, quindi qui non è una questione di dire: no agli ordini però 30 ordini sono veramente tanti, c’è sempre da augurarsi qualche riforma che liberalizzi di più, che sfoltisca qualche istituto inutile. Dal punto di vista del mercato si andrà sempre più incontro a una maggiore flessibilità e a una maggiore conflittualità tra categorie e sottocategorie. Lo psicologico, con chi fa counseling, il medico con certe forme di paramedico, l’avvocato con certe forme di consulente legale, il commercialista con i tributarist. Sono tutte sottigliezze che distinguono però singole aree che sono a volte molto vicine e quindi a volte anche in conflitto o uno dice: “no questo posso farlo io, tu non puoi farlo“.
E’ un processo inevitabile. Per quanto le categorie più forti che hanno l’ordine, cerchino di frenare questa questo è un processo inevitabile, passate parola!” Franco Stefanoni