L’anticorruzione stoppa il governatore della Calabria Oliverio

“Il M5S sorveglia e denuncia, Cantone stavolta batte un colpo e il solito Pd delle clientele, delle spartizioni e dell’illegalità finisce nei guai in Calabria. Di mezzo, come spesso capita, c’è la sanità, ci sono i soldi, un fiume di soldi, e c’è di mezzo il potere di chi specula sulla salute dei cittadini.
Il governatore Mario Oliverio paga l’inadeguatezza e e la scarsa trasparenza del suo agire politico. Ma con lui rischiano adesso di pagarle tutti i calabresi.
L’Anticorruzione ha deciso, infatti, di inibire Oliverio dalla possibilità di fare qualunque nomina per tre mesi. E il provvedimento, che scaturisce da una nostra precisa denuncia, apre un problema enorme alla vigilia di una tornata di avvicendamenti ai vertici delle Aziende sanitarie ed ospedaliere calabresi, nomine ora appese a un filo.
Noi come M5S, e in particolare la nostra deputata Dalila Nesci, lo avevamo detto chiaramente che la scelta di Santo Gioffrè quale commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria era illegittima. Le norme parlano chiaro: un decreto legislativo del 2013 vieta incroci pericolosi di interessi troppo ravvicinati e Gioffrè, ex candidato a sindaco a Seminara nel 2013, non poteva guidare l’Asp sul cui territorio insiste quello stesso comune, se non a distanza di cinque anni dalla tornata amministrativa cui ha preso parte.
Oliverio ci ha detto che era tutto in ordine e si è fatto spalleggiare addirittura dal ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, mentre nemmeno Lorenzin e Padoan hanno mosso un dito, confermando la nomina di Gioffrè e lasciandolo al suo posto. Nel frattempo la politica calabrese è rimasta in totale silenzio per bieco opportunismo.
Il M5S, con la sua capillare azione di controllo, ha messo nel mirino altre nomine illegittime oltre a quella di Gioffrè e ha bombardato gli uffici regionali di lettere e denunce. Oliverio e i suoi accoliti, però, hanno preferito perseguire le solite logiche spartitorie che ora costano alla Calabria uno stallo insostenibile in una fase delicatissima.
In una regione in cui la sanità vede scorrere un fiume di denaro, pari a mezzo miliardo, per la costruzione di quattro nuovi ospedali e in cui, tanto per dire, si allungano ombre inquietanti sull’iter amministrativo della realizzazione dell’ospedale nuovo della Piana di Gioia Tauro, il M5S è l’unica forza politica fuori dal pantano di illegalità dilagante. Alla Calabria serve un’amministrazione onesta, un’amministrazione a Cinquestelle.” M5S Parlamento