Pescara: al bagno nella fogna

 

I dati relativi allo stato in cui è ridotto il mare Adriatico, a ridosso delle spiagge, sono allarmanti e, purtroppo, hanno registrato ripetutamente il superamento dei limiti di legge sia per gli escherichia coli che per gli enterococchi, proprio durante i mesi di Giugno e Luglio. A Pescara i cittadini ignari hanno fatto il bagno nel mare inquinato riscontrando in seguito infezioni virali e malesseri. E il sindaco dov’era?

intervento di Enrica Sabatini

“Il Sindaco di Pescara Alessandrini ha dichiarato di non aver applicato l’ordinanza di divieto balneazione soltanto per una questione di “COSTI/BENEFICI“. Ha ammesso, infatti, di aver firmato l’ordinanza di non balneazione, ma di NON averla applicata comunicandolo alla cittadinanza, perché ERA SICURO CHE I DATI DELLE ANALISI SUCCESSIVE SAREBBERO STATI POSITIVI e che quindi il mare sarebbe stato balneabile.

immagine: bambina colpita da dermatite a causa dell’acqua marina inquinata

Dopo che 25 mila metri cubi di liquami e di feci sono finiti nel mare in cui facciamo il bagno, a causa della rottura di una vecchia condotta fognaria, l’amministrazione di centrosinistra Alessandrini
– NON ha apposto l’adeguata segnaletica di non balneazione,
– NON ha fatto una comunicazione tempestiva e capillare a tutta la cittadinanza,
– NON ha delimitato la zona adibita alla non balneazione come imposto dal decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116,
Ma ha consentito che uomini, donne, anziani e bambini facessero – ignari di tutto – tranquillamente il bagno in acque non balneabili, PERCHE’?
Perchè LUI era sicuro che i dati delle successive analisi sarebbero stati positivi.
Siamo al punto di non ritorno. Siete pericolosi per quanto siete irresponsabili!” Enrica Sabatini, consigliere M5S Pescara

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