Passaparola: €uroinomani? Il vero sballo è dire no, di Diego Fusaro

Il Passaparola di Diego Fusaro, filosofo e blogger, che propone l’uscita al più presto dell’Italia dall’euro: “Gli Euroinomani, uso questa formula presa in prestito dal mio amico giornalista Alessandro Montanari, sono coloro che non riescono a venir meno rispetto una vera e propria assuefazione rispetto all’euro. Proprio come i tossicodipendenti, anche se l’Euro provoca catastrofi sociali e politiche, come la fine del pubblico, la fine delle garanzie sociali, l’immiserimento costante del Paese Italia, costoro continuano a volere più Euro, più Europa” Diego Fusaro

“Un saluto a tutti gli amici e amiche del Blog di Beppe Grillo.
L’Italia, ma non solo l’Italia, tutti i Paesi dell’Eurozona dovrebbero uscire il prima possibile dall’Euro perché l’Euro è stato un vero e proprio colpo di stato finanziario che ha reso possibile l’imporsi del regime neoliberista con rimozione dei diritti sociali e rimozione di ogni forma di garanzia sanitaria e pubblica a favore delle privatizzazioni. L’Euro è stato il Cavallo di Troia con cui il neoliberismo si è imposto ed simile in ciò ad una sorta di carica del rinoceronte che non può essere arrestata, mitigata, governata… Occorre spostarsi prima di essere travolti! Occorre uscire dall’Euro il prima possibile! L’Euro è da un punto di vista generale, uso le parole di Gramsci, una sorta di Rivoluzione Passiva, ovvero una rivoluzione con cui il potere dominante capitalistico dopo il 1989 ha rinsaldato se stesso, potenziando la propria struttura, rimuovendo i lacci e lacciuoli dello Stato e del pubblico, dello Stato Sovrano Nazionale, per imporre il potere dell’economia spoliticizzata, cioè il potere delle banche e della Finanza, non più regolati e disciplinati dallo Stato e da quelle che nella Filosofia di Hegel si chiamerebbero le potenze Etiche, cioè quelle potenze in grado di disciplinare l’Economia e di porla al servizio della comunità.

VIDEO “Destra e sinistra praticano gli stessi ideali”

Gli Euroinomani, uso questa formula presa in prestito dal mio amico giornalista Alessandro Montanari, sono coloro che non riescono a venir meno rispetto una vera e propria assuefazione rispetto all’euro. Proprio come i tossicodipendenti, anche se l’Euro provoca catastrofi sociali e politiche, come la fine del pubblico, la fine delle garanzie sociali, l’immiserimento costante del Paese Italia, costoro continuano a volere più Euro, più Europa. Ricorrono alla formula oracolare, quasi teologica “Ci vuole più Europa!“. E’ paradossale. Esattamente come di fronte alle tragedie di un tossico chi dicesse: “Ci vuole più droga!” ricadrebbe in una situazione del tutto paradossale, oggi, chi di fronte alle tragedie dell’Europa e dell’Euro, ripete ossessivamente e compulsivamente: “Ci vuole più Euro, ci vuole più Europa!” è del tutto analogo a questa situazione di assuefazione all’Euroina.

VIDEO Fusaro smentisce Monti su Euro, Grecia e Austerity in diretta tv

La verità è sempre rivoluzionaria. E’ compito di un pensiero critico quello di ridistribuire alla libera discussione ciò che il pensiero unico e il politicamente corretto impediscono che venga anche solo discusso. Io non ho remore nell’affermare che l’Euro non è soltanto una Moneta ma un metodo di Governo e che serve a imporre il primato dell’economia sulla politica, producendo vere e proprie catastrofi sociali, come quella che si è prodotta recentemente in Grecia.
In Grecia abbiamo assistito all’imporsi di un vero e proprio Euro Lager: cioè un sistema di genocidio finanziario, con cui un intero popolo è stato sottoposto all’immiserimento e alla programmatica persecuzione, nella misura in cui negli ospedali in Grecia non ci sono più nemmeno i medicinali e la popolazione vive di stenti ed è costretta alla povertà più assoluta. Da questo punto di vista, contro la falsità di chi ripete che l’Europa ci protegge dalle guerre, occorre dire in maniera ferma, fermissima, che in realtà l’Europa oggi riproduce in forma economica le asimmetrie che il Novecento aveva posto in essere in forma politica. Per dirla in maniera ancora più radicale: la Germania tramite la Troika, l’Euro e il debito pubblico, sta realizzando ciò che non era riuscita a fare nel Novecento fino in fondo con i carri armati e con le bombe. “Spezzeremo le reni alla Grecia” aveva detto Mussolini. Ci sta riuscendo, per ironia della Storia, soltanto l’Unione Europea dell’Euro e della Troika.
Non bisogna fare concessioni su questo tema. L’Europa è a tutti gli effetti un ordine totalitario, di economia assoluta. Come diceva Ezra Pound “Il debito è il sistema con cui si impone nel mondo moderno la schiavitù”.
Come diceva Gyorgy Lukacs: “La violenza diventa nel Capitalismo una categoria economica immanente“.

VIDEO Reddito di Cittadinanza per i diritti sociali

Va detto che l’esperienza greca è un’esperienza altalenante: con alti e bassi. Perché c’è stato un Referendum e subito dopo Tsipras ha buttato a mare il Referendum e si è adeguato cadavericamente ai diktat dell’Europa e della Merkel. Da questo punto di vista il Referendum è stato un fuoco di paglia. Quello che emerge dalla Grecia è che la popolazione sta comprendendo, perché lo sconta quotidianamente sulla propria carne viva, che cosa significa stare nell’Europa dell’Euro, della Troika e della Banca Centrale. Significa che tutte quelle tragedie che il Clero intellettuale, il circo mediatico, dicono realizzarsi solo qualora si esca dall’Euro, stanno invece puntualmente realizzandosi fintanto che si rimane all’interno dell’Euro. Si sta gradualmente formando, cito Gramsci, “Una coscienza di classe europea“, una coscienza oppositiva rispetto all’Unione Europea, che il sistemo mediatico della manipolazione organizzata cercherà in ogni modo di frenare e di rovesciare, ma che alla fine non potrà non emergere e prendere sempre più piede.

La Sinistra ha subito un processo dissolutivo che è ben compendiato da quello che con il mio maestro Costanzo Preve chiamo il “Serpentone Metamorfico“: PCI, PDS, DS, PD. Cioè il transito che porta da nobili figure come Antonio Gramsci, che lottava contro il Capitale, alle figure dell’odierna Sinistra di Cortina d’Ampezzo, che lottano per il Capitale, per l’Unione Europea, per le Banche.
Io non esito a sostenere che sto con Gramsci, con Marx e con la lotta per i diritti sociali del lavoro e quindi non con la Sinistra, che ha tradito e rinnegato sia Marx, sia Gramsci. Se la Sinistra smette di interessarti a Marx e a Gramsci occorre pacatamente smettere di interessarti alla Sinistra e continuare nella lotta che fu di Gramsci e di Marx. Una lotta che oggi deve di necessità passare dai due momenti fondamentali della lotta per l’emancipazione sociale e quindi della lotta per la sovranità nazionale democratica contro il mercato transnazionale oligarchico. Ciò che l’Unione Europea ha posto in essere tramite il Colpo di Stato Eurocratico che ha posto in essere la dittatura finanziaria che stiamo oggi scontando quotidianamente.” Diego Fusaro