La ‘ndrangheta in Liguria

 

“Come mai non si sente più parlare di ‘ndrangheta in Liguria? Come mai in Italia la Rai e tutti gli organi preposti non fanno continue e inesorabili campagne di sensibilizzazione contro le mafie? Le mafie paralizzano l’Italia, sono loro il nemico numero. Tengono i fili con i poteri forti delle banche internazionali, preparano il terreno e incrementano la corruzione, fanno proliferare le lottizzazioni, favoriscono i traffici illeciti di esseri umani, costringono alla prostituzione e fanno vivere in una condizione di terrore e schiavismo un’esercito di donne senza diritti, smerciano sostanze stupefacenti che appannano le capacità di pensiero, azzittendo così il popolo. Com’è possibile che ancora oggi non sia fatta chiarezza su tutte le stragi mafiose? Vuol dire che la mafia è ancora più forte di prima. Perché non si parla in continuazione del 416bis e del 416ter, oggi indeboliti così come volevano i papelli di Riina e Provenzano? I mafiosi insieme ai politici corrotti lucrano sulla tragedia dei migranti. Come mai ora tutto tace in Liguria? Non si fanno più inchieste sulla criminalità organizzata? Toti ha forse risolto (senza che ce ne accorgessimo!) ogni problema sulla malavita organizzata nella nostra terra?
Sono magicamente scomparsi tutti i collegamenti tra la ‘ndrangheta locale (quella dei colletti bianchi, quella degli imprenditori corrotti) e le primarie più farsa della storia del PD, quelle della Giunta Burlando e della delfina Paita, che fino a ieri hanno governato questa regione con i risultati che purtroppo conosciamo? Perché Toti ha mantenuto tutta la dirigenza burlandiana al suo posto in Regione? Aveva lavorato così bene Burlando in questi 10 anni di disastroso governo, da meritare che i suoi uomini (perché scelti da lui) fossero subito premiati mantenendo i loro posti di potere e di controllo?
Come mai Toti non ha voluto dare un segnale di discontinuità rispetto a questo passato? al passato delle primarie con inchieste e indagini? Non sapeva Toti trovare altri uomini? Oppure è soddisfatto del lavoro di Burlando? Quanto tempo durerà ancora questo apparente limbo?
E non è tutto. Toti conferma pure tutti i premi destinati a quei dirigenti. Li premia.
Quando si accorgeranno i liguri che Toti&Co ieri brindavano a champagne nei cantieri del Terzo Valico (dopo averci deriso per tutta la campagna elettorale quando parlavamo di presenza di amianto nelle rocce liguri), lì dove oggi (magia!) è stato trovato proprio quell’amianto, e come mai le misurazioni di tossicità non sono rese pubbliche? Come mai non se ne parla ogni giorno? Dov’è finita la giusta indignazione per le intercettazioni tra Lupi e Incalza, dove quest’ultimo si assicurava che i fondi destinati al Terzo Valico (che di questo passo sarà completato, se va bene – e non va bene per niente – , tra 70 anni quando cioè non ci sarà nemmeno più bisogno di simili infrastrutture visto che il trasporto sta profondamente mutando e sta avanzando la tecnologia di riproduzione con stampanti a 3D per pezzi da assemblare e altro, che non sarà più necessario trasportare perché riproducibili in loco), Incalza voleva accertarsi che quei fondi non fossero ridestinati agli alluvionati (giammai aiutare la cittadinanza messa in ginocchio a causa di altre speculazioni cementizie che ci condannano al terrore durante le piogge autunnali).
Da quella intercettazione emerge l’importante verità che il Governo può ridestinare i fondi già stanziati per un determinato progetto, ad un altro, anche in corso d’opera (mentre i santarellini della nuova maggioranza ligure, insieme al vecchio PD, vorrebbero farci credere che è impossibile…). Si potrebbe destinare mezzo miliardo di quei 6 (SEI MILIARDI!) per investire nel reddito di cittadinanza ligure, per far ripartire il lavoro e l’economia delle Piccole e Medie Imprese nella nostra regione!
Un’altra parte può essere investita nei servizi sanitari che sempre più sono a carico di contribuenti ormai ridotti in miseria, ergo: i servizi sanitari non sono più un diritto di tutti ma di chi può permetterseli! (come negli USA, dove la gente muore di polmonite se non è oltremodo benestante).
Una parte di quel denaro andava investita nel trasporto pubblico! e nella manutenzione, nel potenziamento e nell’acquisto di nuovi mezzi delle linee ferroviarie già esistenti! Prima di andare a scavare la montagna e scomodare l’amianto, prima di spendere e spandere per un progetto megalomane e infinito, che però in Francia costa 9 volte di meno (sarà mica che qualcuno ci mangia sopra!?), bisognava garantire invece un maggior numero di treni, per fare manutenzione dei tratti ferroviari e far viaggiare i treni a velocità più sostenuta (altro che alta velocità: qui per andare da Genova a Sanremo ci vogliono quasi 3 ore in treno! per fare 140 km 3 ore… questo significa che il treno viaggia a poco più di 40 km orari!!! Mentre in India i treni viaggiano a una media di 90 km orari!!!!). Prima delle “grandi” opere, ci sono miriadi di opere medie e piccole che permettono in tempi brevissimi di ottimizzare il servizio e di avere subito notevoli miglioramenti! Ecco, usiamo quei soldi per fare in tempi brevi (non tra 15 anni) il raddoppio del Ponente ligure. Il silenzio sulla ‘ndrangheta in Liguria, l’assenza della parola “mafia” nel programma di Toti (l’opuscoletto da sala d’attesa che ci ha presentato a inizio luglio in Consiglio…) sono inaccettabili”.
Alice Salvatore, capogruppo M5s Regione Liguria