Delitti

“Fiato alle trombe e annunci a go-go, questo sa fare Angelino Alfano, che purtroppo fa il ministro dell’Interno di professione. Un ministro incapace di gestire il suo ministero, che nel giorno di Ferragosto sbandiera successi che non ha nel contrasto alla criminalità: meno delitti, meno crimini e un Paese più sicuro. Peccato che non sia così, Alfano infatti dimentica di dare i dati sulle attività di contrasto alla criminalità, che calano più di quanto calino i delitti, di quasi il 25%. E del resto i dati Censis lo smentiscono clamorosamente: “Sono 689 al giorno, cioè 29 ogni ora: uno ogni due minuti. È questo il bilancio allarmante del numero di furti in abitazione commessi nell’ultimo anno. Questa tipologia di reato ha registrato un aumento record. Negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati, passando dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 126,7%. Solo nell’ultimo anno l’incremento è stato del 5,9%”. Se ci sono meno controlli, poi, ci saranno meno crimini scoperti. Quella che cresce è la paura degli italiani di non essere al sicuro. Ma Angelino su questo chiude un occhio, così come sui tagli al comparto sicurezza, che negli ultimi anni ha dovuto affrontare tagli terrificanti, circa 6 i miliardi di euro tolti alle forze dell’ordine e quindi alla sicurezza degli italiani. Alfano poi glissa sull’immigrazione, sì perché gli immigrati sbarcati – secondo i dati ufficiali del Viminale – passano da 116.944 a 175.029, crescendo praticamente del 50%. Il tutto mentre le cooperative di destra e sinistra mangiano sul business dell’accoglienza, tanto che il commissario europeo per le migrazioni, Dimitri Avramopoulos, assicurando 560 milioni di euro per le emergenze chiede all’Italia più efficienza nei processi di registrazione e valutazione dei singoli una volta messi in salvo. Ai partiti invece fa comodo ingolfare le pratiche, sì perché le domande di asilo esaminate nell’ultimo anno sono circa 40mila, pari a un quarto degli arrivi nel nostro Paese. Buzzi e Carminati ringraziano. Così da gennaio a oggi, secondo un sondaggio Demos, il timore dell’immigrazione fra i cittadini è salito dal 33% al 42%. E’ l’incapacità di chi ci governa a creare la paura. Devono andare tutti a casa”.
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