DDL Scuola incostituzionale: la riscossa parte dalla Puglia

“Il DDL Scuola continua a manifestarsi in tutta la sua assurdità: i suoi demenziali meccanismi costringono, infatti, migliaia di insegnanti ad inutili trasferte in giro per l’Italia, altri sono condannati alla disoccupazione, intere classi sono lasciate senza docenti. Ma il M5S che aveva incontrato di persona i precari, i professori, gli studenti, aveva promesso, e sta mantenendo la promessa, che la battaglia non sarebbe finita lì, e soprattutto che non avrebbe a spettato settembre. Così, nei Consigli Regionali in cui è presente il M5S, stiamo depositando delle mozioni che impegnano la Giunta ad impugnare il DDL Scuola per i suoi tre profili di incostituzionalità. Per esempio il primo, la chiamata diretta,il secondo profilo di incostituzionalità è l’alternanza scuola lavoro, e alla fine quello che inficia l’autonomia dei collegi scolastici a vantaggio dello strapotere dei dirigenti.
Le Regioni hanno infatti la possibilità di discutere la mozione per poi ricorrere alla Corte Costituzionale. In queste ore diverse Regioni stanno proprio calendarizzando la mozione, e venerdì 31 luglio, alla Regione Puglia, il M5S è riuscito a far approvare all’unanimità una mozione che impegna la Giunta a ricorrere alla Corte Costituzionale contro i profili di incostituzionalità de4lla Legge Buona Scuola.
Adesso noi continueremo a combattere, e chiediamo all’intero mondo della scuola e a tutti i cittadini di restare al nostro fianco.” M5S Parlamento