Cacciamo gli impresentabili dal Parlamento Europeo

NOTA: si prende atto degli sviluppi giudiziari favorevoli, definiti con assoluzione, riguardanti il dott. Renato Soru, sviluppi che hanno evidenziato la sua totale estraneità e/o insussistenza o non attribuibilità dei fatti riportati nel presente articolo.

di M5S Europa
“Il conflitto di interesse non è un male solo italiano. In Europa c’è ancora chi riesce ad indignarsi davanti a chi, anziché agire nell’esclusivo interesse dei cittadini, è attratto dalle sirene delle lobby e di interessi specifici.
Alcune regole contenute nel codice di condotta dei deputati europei (che giuridicamente prende la forma di un allegato al regolamento parlamentare), esistono ma non sono mai state applicate in maniera efficace e proficua.
Secondo le regole vigenti, un conflitto di interesse, potenziale o effettivo, non è vietato, ma deve solo essere dichiarato dal deputato in maniera rapida e trasparente. Ampia discrezionalità viene poi lasciata al Presidente del Parlamento europeo, che tuttavia non è mai intervenuto. Una delle ragioni consiste nel fatto che a coadiuvarlo esiste un comitato consultivo sulla condotta dei deputati composto però da altri deputati, che dunque non si fanno mai la guerra fra loro, anche quando i casi di “servilismo” verso le lobby sono acclarati o evidenti.
All’interno della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo è stato recentemente istituito un gruppo di lavoro per la modifica del regolamento parlamentare (formalmente, il codice di condotta è infatti un allegato al regolamento parlamentare) e il problema dei conflitti di interesse verrà discusso e sollevato dalla portavoce del Movimento 5 Stelle Europa Isabella Adinolfi che ne fa parte. Durante la prima riunione, alla ripresa dei lavori parlamentari, verranno presentate precise proposte di modifica del codice di condotta.
Il Parlamento europeo non può tollerare che al suo interno siedano membri che agiscono a difesa di interessi che sono opposti a quelli dei cittadini. Ciò passa anche e soprattutto per l’adozione di regole stringenti che riducano al minimo gli spazi di discrezionalità concessi dal regolamento attuale.
Gli unici datori di lavoro dei politici sono i cittadini. È il caso di ricordalo a tutti.

ECCO LA LISTA DEGLI IMPRESENTABILI. BUONA LETTURA:
Dariusz Rosati
Guy Verhofstadt
Birgit Collin-Langen
Michal Boni
Renato Soru
M5S Europa