#MuriamoEquitalia: storia di ordinaria persecuzione nel Magnifico Comune di Roma

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“Vorrei riportare la mia esperienza su questa magnifica organizzazione. Nel 2010 subii un incidente con l’auto che finì in un tombino aperto in una strada dell’altrettanto Magnifico Comune di Roma. Richiesi l’intervento dei vigili urbani che redassero verbale, individuando nel Comune di Roma la totale responsabilità dell’incidente. Chiesi, quindi, il pagamento dei danni, ma per avere piena soddisfazione dovetti ricorrere al giudice di pace. Così, dopo due anni il Comune pagò tutti i danni oltre agli interessi e alle spese giudiziarie. Tutto denaro pubblico speso in maniera sconsiderata. Qualche giorno fa, a distanza di tre anni dalla sentenza, ricevo una cartella dall’Agenzia delle Entrate che mi chiede il pagamento di 200 euro per le spese giudiziarie per le attività espletate dal giudice di pace. La sentenza però stabilisce che ogni spesa deve essere sostenuta dalla parte soccombente, cioè dal Magnifico Comune di Roma. A questo punto mi sono recato presso l’Agenzia delle Entrate convinto di segnalare un errore di destinatario del provvedimento e invece no. L’addetto, citando incomprensibili decreti, mi ha comunicato che all’Agenzia non interessa nulla di chi ha vinto o di chi ha perso, la spesa deve essere risarcita e tutti gli attori sono responsabili in solido. Se i 200 euro non verranno pagati, tutti saranno ritenuti perseguibili. Secondo voi il Magnifico Comune di Roma pagherà? Io sicuramente no, quindi secondo le indicazioni del solerte dipendente dell’Agenzia delle Entrate, sia io sia il Magnifico Comune di Roma saremo perseguibili a norma di legge e a me pignoreranno forse l’auto e al Comune forse il Colosseo. Questo è veramente il Paese del sole, del mare e di ogni vessazione.” tratto da #MuriamoEquitalia

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