Le sanzioni alla Russia danneggiano gli italiani, di Nicolai Lilin

La Cosa ha intervistato lo scrittore italo – russo Nicolai Lilin. Nel video pubblicato oggi in esclusiva racconta la sua opinione sulle sanzioni alla Russia, dannose per l’Italia, e quindi fatte applicare da un governo imbelle che non ha a cuore gli interessi degli italiani. Secondo Banca Intesa l’Italia ha perso più di 6,1 miliardi dollari di fatturato a causa delle sanzioni economiche imposte alla Russia. Buona visione!
Nicolai Lilin: “In Italia non esiste un Governo. Quello che oggi viene chiamato Governo italiano è un insieme di marionette statunitensi, marionette dei lobbisti, marionette delle multinazionali. Aspettare qualcosa da queste persone è come aspettare che un giorno i lupi comincino a pascolare le pecore. E’ impossibile Quindi io non ho nessuna fiducia nel nostro Governo e non credo che loro in qualche modo, miracolosamente, per via di qualche referendum, altre cose, cambieranno il loro modo di agire. Quello che fanno non sono gli interessi del nostro Paese, non è nell’interesse degli italiani ma gli interessi di poteri forti, lobbisti, banche, economia e finanza corrotta e ovviamente tutti i meccanismi legati all’espansionismo atlantista. Questo loro lo fanno bene! Le sanzioni alla Russia sono un chiaro esempio di tutto questo, perché se noi avessimo in Italia un Premier veramente attento alle necessità e alle difficoltà che sta attraversando il suo Paese in questo esatto momento, lui avrebbe agito subito contro queste sanzioni. Altro che fare le sanzioni alla Russia, l’Italia deve creare rapporti con la Russia, aumentarli, sfruttare ogni possibilità. La Russia è un Paese in crescita, un Paese forte, un Paese ricco di risorse che vuole integrarsi nell’economia globale. Vuole avere il proprio posto. I russi non vogliono dominare niente. Quello che oggi gli americani e alcuni occidentali creano: l’immagine di questa ombra dell’Unione Sovietica è sbagliata. Non esiste più l’Unione Sovietica. I russi hanno imparato che cosa era il Comunismo e siamo i primi a non volere il ritorno di questo sistema. Noi vogliamo semplicemente vivere in un mondo equilibrato dove le economie convergono, si integrano e dove ognuno ha i propri profitti. E quindi gli italiani con la Russia possono fare di più di altri. Primo perché gli italiani sono amatissimi in Russia proprio perché i russi amano l’Italia e anche perché quello che l’italiano rappresenta oggi è ancora quel mondo occidentale che non ha perso fino in fondo quei valori che sono oggi ancora cari per i russi: la famiglia, la religione, la dignità umana… Noi abbiamo molto in comune. E se noi avessimo al governo le persone intelligenti, coerenti, trasparenti e non corrotte sicuramente avrebbero saputo sfruttare tutti questi aspetti che ci uniscono. Ma purtroppo noi oggi al Governo, ripeto, abbiamo dei delinquenti e per questo adesso esistono le sanzioni, per questo le nostre aziende chiudono, per questo noi perdiamo, per questo noi siamo stati sorpassati dalla British Petroleum nel controllo del nuovo Gasdotto, potevamo noi distribuire per l’Europa il gas invece gli affari li faranno gli inglesi. E fra poco, grazie a queste politiche che fanno i nostri vertici delinquenti noi saremo trasformati in un Paese del Terzo Mondo che dovrà essere un campo di lavoro. Noi vivremo in un campo di concentramento per lavoratori. I migranti che arriveranno, ci faranno fare la guerra fra poveri e noi con altri Paesi come Grecia e Spagna diventeremo questa periferia europea dove i ricchi andranno a ripescare gli schiavi.” Nicolai Lilin