La censura sul web ai tempi di Hollande

di Angelo Tofalo, portavoce M5S Camera

Internet è al centro della nostra battaglia politica, il mezzo con cui comunichiamo quotidianamente e spesso il nostro unico sbocco informativo. Internet è lo strumento con cui siamo riusciti a far nascere, crescere e sviluppare le nostre idee, è l’unico spazio che ci ha permesso di diffondere velocemente le tante battaglie di civiltà messe in atto dai comitati cittadini, dai meetup, dagli attivisti, ed oggi (finalmente) da tutti i cittadini italiani.
Grazie alla diffusione di questo mezzo di comunicazione hanno trovato un posto dignitoso nell’opinione pubblica versioni dei fatti alternative alla scarna cantilena filogovernativa offerta dai media tradizionali.

VIDEO Tofalo denuncia: “La Francia mi ha censurato”

La TV, la radio ed i giornali sanno di essere al capolinea e, a 2 anni a mezzo dalla più grande rivoluzione democratica nel nostro Paese, hanno dovuto necessariamente cedere nel tempo piccoli spazi di visibilità alle nostre istanze, spesso intestandole ad altri, ma evitando di perdere totalmente una credibilità verso i cittadini che era già pesantemente compromessa. Mentire spudoratamente a chi ha oggi la possibilità di ascoltare su YouTube o sul sito del Parlamento cosa ha detto e votato in aula il proprio dipendente Parlamentare è diventato molto più difficile. Per continuare a fare disinformazione si possono però usare altri strumenti: la suggestione, l’indiscrezione, l’omissione parziale… o la censura!

La censura della Francia
Io sono cascato proprio in quest’ultima. Il governo francese ha deciso arbitrariamente, e senza alcun atto pubblico a supporto di tipo politico o giuridico, di bloccare un video che avevo caricato sulla mia pagina Facebook. Nessuna notifica, nessuna possibilità di difendere le proprie ragioni, nessuna possibilità di appellarmi a questa decisione. Nel post incriminato invitavo gli utenti a valutare autonomamente il messaggio che alcuni combattenti del califfato inviavano all’Europa e postavo anche mie considerazioni politiche contro il terrorismo. Qualcuno in Francia non ha gradito ed ha fatto in modo che il mio contenuto venisse oscurato su territorio francese!

VIDEO Il video censurato dalla Francia

Ciò è stato possibile con una semplice comunicazione scritta delle Autorità Francesi ai responsabili di Facebook.
Quello che il MoVimento 5 Stelle ha cercato di denunciare sin dall’inizio in tema di censura del Web oggi è diventato realtà. Le leggi “antiterrorismo” di cui si stanno dotando tutti i governi sono ormai in palese violazione delle libertà individuali. La cosa più assurda è che il video in questione è stato diffuso dalla trasmissione televisiva Servizio Pubblico e ad oggi è ancora disponibile sul sito web ufficiale, questo non ha impedito ad un funzionario di obbligare i responsabili Facebook alla censura non consentendo ai suoi concittadini la visione di un documento.

E in Italia?
Siamo governati a tutti i livelli da persone che ritengono di essere al di sopra della legge, che hanno deciso di lasciare fuori l’opinione pubblica da problemi che ci coinvolgono tutti e che mettono a rischio le nostre vite. Qualche governo ha deciso che i popoli devono solo subire le decisioni accettando qualunque tipo di azione in silenzio, senza fornire elementi di valutazione.
Io non ci sto e, dopo aver cercato invano di contattare anche qualche Autorità Francese, ho deciso di scavare in fondo a questa storia. Le domande a cui voglio trovare risposta sono queste… succede anche in Italia? L’Europa esiste solo quando ci sono da pagare debiti? Se domani Facebook ed altri importanti social verranno obbligati ad oscurare i nostri contenuti perché considerati “eversivi” si potranno cancellare con una semplice richiesta?
Vi aggiornerò nelle prossime settimane su questo assurdo fatto di censura. Quando saremo noi al governo dimenticherete prestissimo questo medioevo tecnologico offerto dell’attuale classe dirigente e cose che oggi sembrano impossibili, perché scomode a chi non vuole essere controllato, diventeranno un normalissimo sistema di ascolto e condivisione.
I Governi usano programmi come RCS – GALILEO della Hacking Team per trarre dalle nostre informazioni potere politico e profitto economico. Tra qualche anno cittadini vessati, censurati e controllati saranno solo un vecchio ricordo. Tra qualche anno i popoli controlleranno i governi. Noi non molliamo!”

PS: E’ disponibile, in offerta libera, il libro #MuriamoEquitalia che raccoglie le testimonianze degli sventurati che hanno avuto a che fare con Equitalia e hanno raccontato la loro storia nei commenti sul blog!