Il Reddito di Cittadinanza è costituzionale

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“Vi ricordate quando qualche settimana fa, soltanto per screditare la proposta del M5s sul Reddito di Cittadinanza, il Presidente del Consiglio affermava che il nostro disegno di legge era incostituzionale?
Delle due l’una: o il Premier è ignorante, oppure, mente con l’intenzione di farlo.

VIDEO Le balle del premier a Porta a porta smentite dai costituzionalisti

A sostenere, infatti, la costituzionalità della proposta del M5s sul reddito di cittadinanza (misura presente, tra l’altro, in tutti i Paesi europei eccetto Italia e Grecia) sono stati due autentici e tra i più noti costituzionalisti italiani, ovvero, l’ex Presidente della Corte Costituzionale, Prof. Paolo Maddalena ed il Prof. Gianni Ferrara, Professore emerito di Diritto costituzionale dell’Università “La Sapienza” di Roma, che ringraziamo per la loro preziosa disponibilità.
Il principale quesito sottoposto ai costituzionalisti, per chiarire tutti i dubbi del Premier è stato il seguente: “E’ vero che il Reddito di cittadinanza del M5s, sarebbe in contrasto con il principio fondamentale, secondo cui l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro?
Ecco alcuni dei passaggi più rilevanti delle loro risposte:

Prof. Ferrara: “L’affermazione del Presidente del Consiglio contraddice radicalmente il significato autentico dell’articolo 1 della Costituzione, quel solo significato che può avere, ed ha, soggettivandosi in ciascuna delle persone fisiche che compongono l’intera cittadinanza. È, infatti, proprio dal lavoro, quale fondamento della Repubblica, che una legge istitutiva del “reddito di cittadinanza” trarrebbe non soltanto la costituzionalità, ma la sua doverosità. Ne sarebbe la conseguenza attuativa per tutte le ipotesi di assenza o insufficienza dell’azione statale volta a promuovere “le condizioni che rendano effettivo” il diritto al lavoro che l’articolo 4 della Costituzione riconosce come uno dei principi fondamentali dell’ordinamento. Diritto che impone, nell’essere tale, la corrispondenza di un obbligo, che è esattamente quello che la Costituzione intesta alla Repubblica. Il “reddito di cittadinanza” si pone così come diritto che integra la cittadinanza, nei casi e nei modi che il legislatore dovrà stabilire, per assicurare le condizioni minimali di vita nella Repubblica.

Prof. Maddalena: “Non so chi ha potuto affermare una simile sciocchezza…L’art. 1 della Costituzione afferma innanzitutto che l’Italia è una «Repubblica», cioè una sorta di famiglia, cui va dato il nome di “Stato comunità”, nella quale l’obiettivo fondamentale, è «lo sviluppo della persona umana» e il «progresso materiale e spirituale della società», e nella quale «la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto». Da ciò discende che, se il lavoro manca per ragioni obiettive e non perché il lavoratore non l’abbia cercato, scatta il principio fondamentale di cui al seguente art. 2 Cost., secondo il quale «la Repubblica richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale»…In particolare, il disegno di legge sul reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle mi sembra ottimo… mi appare pienamente conforme a Costituzione, anzi mi appare come un preciso adempimento del compito primario che ha la Repubblica di «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». Ho apprezzato, in particolare le norme che favoriscono l’avviamento al lavoro e la distinzione tra il tema della «previdenza sociale», riguardante i cittadini in età lavorativa, e «l’assistenza sociale», riguardante i cittadini non più in età lavorativa…Complimenti e auguri“.

Non ci sono più alibi. Il Premier non è più credibile per nessuno e lui, ormai, ne è consapevole.
Il reddito di cittadinanza è in Senato e non può che essere la priorità dell’intero Parlamento.” M5S Parlamento