Gli orrori del Forteto

“Ci sono atti di violenza così disumani che un potere come quello del Parlamento italiano ha il dovere, imperativo, di fermare, senza se e senza ma. Vi parlo delle violenze fisiche, psicologiche, sessuali che decine e decine di bambini e ragazzi hanno subito, per anni, nella comunità toscana “Il Forteto“. Vi parlo dell’Italia del XXI secolo. Vi parlo di bambini e giovani già provenienti da situazioni di grande disagio, e affidati dal Tribunale dei Minori a questa comunità del Mugello. Una volta entrati, venivano violentati, costretti all’omosessualità forzata, maltrattati, picchiati. Ogni giorno. Per anni. Bambini che spesso non avevano nemmeno 10 anni. Marika, una sopravvissuta, racconta in un servizio trasmesso da “Le Iene”, che le veniva detto che, per superare gli abusi che aveva subito da piccola, doveva riviverli. E che, dal momento che aveva accumulato troppa rabbia per gli uomini, doveva vivere dei rapporti omosessuali con le donne. E la donna coinvolta nei rapporti sessuali era la madre affidataria. Questa è solo una delle tante storie di orrore del “Forteto”.
Due giorni fa, alla Camera dei Deputati, avevamo la possibilità di commissariare questo inferno sulla Terra. Come M5S abbiamo presentato una mozione, con cui chiedevamo che il Governo si impegnasse ad accertare chi sia responsabile, tra politica ed istituzioni, di questo crimine brutale contro esseri umani indifesi e si impegnasse a verificare urgentemente se esistono i presupposti per procedere al commissariamento. Il PD del premier ha risposto NO. Ha votato contro. E non ha nemmeno presentato una mozione.
Il no del PD fa male. Posso quasi percepire il male fisico, ed è un male che mette a dura prova la mia voglia di rimanere in Parlamento. La difesa di una cooperativa può arrivare fino al punto di negare giustizia a bambini abusati e maltrattati per circa 30 anni? Per questo partito, evidentemente sì. Parliamo di una comunità gestita da persone come Rodolfo Fiesoli, che il Tribunale di Firenze il 17 giugno 2015 ha condannato in primo grado per abusi sessuali e maltrattamenti; parliamo di persone come Luigi Goffredi, l’ideologo – se così si può dire – della comunità, condannato in primo grado a 8 anni per maltrattamenti e atti di libidine, e di Daniela Tardani, condannata in primo grado a 7 anni di carcere non solo per maltrattamenti, ma anche per violenza sessuale, per aver assistito agli abusi compiuti da Rodolfo Fiesoli, su un ragazzo che le era stato affidato, con il pretesto di liberarlo dalla “materialità”. Nonostante una condanna di Fiesoli e Goffredi per maltrattamenti e atti di libidine nel 1985, i bambini continuavano a essere affidati a questa comunità degli orrori.
Si tratta di una comunità che rappresentava il fiore all’occhiello della sinistra in Toscana.
Nel 2011 il premier era sindaco di Firenze. Intervistato dalle Iene, diceva che è giusto che quella parte di politica che non si è resa conto di quello che accadeva al “Forteto” ne paghi le conseguenze. Come le dovrebbe pagare quelle conseguenze? Con un partito che vota “no” a una mozione di commissariamento? Qualsiasi atto parlamentare approvato alla Camera non avrebbe reso giustizia a tutti quei bambini la cui esistenza è stata annientata. Nessuna mozione gli avrebbe restituito la vita a cui un bambino ha diritto. Nessuna sentenza potrà mai compensare la violenza, il dolore, i traumi. Ma due giorni fa il partito di maggioranza che governa questa nazione ha preferito il silenzio. Ha preferito inscenare una caciara politica senza senso e senza umanità. Oggi era il momento di usare il potere per fare la cosa giusta. Invece, per il PD la priorità è un’altra: non restituire giustizia ad un gruppo di adulti che un tempo sono stati bambini violentati nel corpo e nell’emotività, ma chiudersi nella difesa del proprio potere, votando contro un atto di civiltà e difendendo ad ogni costo le cooperative.
Oggi per me è molto difficile scegliere di rimanere in questo Parlamento, governato da un partito che ha mostrato tutta la sua disumanità. Ma continuare a difendere le vittime del “Forteto”, persone condannate a una violenza inaudita, è più importante. Il M5S continuerà a richiedere il commissariamento del Forteto e depositerà nei prossimi giorni una proposta per l’istituzione di una apposita commissione d’inchiesta parlamentare”.
Alfonso Bonafede, portavoce M5s Camera