#MafiaCapitale 2: la retata

Altre 44 persone sono state arrestate per Mafia Capitale. L’accusa è di aver contribuito a creare un business sui flussi migratori e i campi di accoglienza: Tra gli arresti ci sono diversi esponenti del Partito Democratico e di altre forze politiche, salvo il M5S, che ne esce ancora una volta pulito. Per questo, i nostri cittadini portavoce in Parlamento e al Comune svolgeranno oggi, alle 15:00, una conferenza stampa presso la sala stampa della Camera dei deputati. Saranno presenti Luigi Di Maio, Roberta Lombardi, Paola Taverna e una rappresentanza del gruppo consiliare romano. La diretta streaming sarà trasmessa su La Cosa.

“Diciannove persone in carcere e venticinque agli arresti domiciliari. La seconda retata dell’inchiesta Mafia capitale è partita questa mattina all’alba. Su ordine della dda di Roma, i carabinieri del Ros hanno eseguito quasi cinquanta ordini di cattura che delineano un nuovo quadro dei rapporti tra l’organizzazione di Massimo Carminati e a Salvatore Buzzi ed esponenti politici di destra e sinistra, inseriti, soprattutto, nella Regione Lazio e nel Comune di Roma.
A finire in carcere con l’accusa di associazione mafiosa c’è il consigliere regionale di Forza Italia Luca Gramazio.

VIDEO #MafiaCapitale: Orfini Pd sbugiardato da Di Maio e dai fatti!

Ma molti altri esponenti politici sono accusati di corruzione, aggravata dall’aver favorito un’organizzazione mafiosa: tra questi, oltre a Gramazio, vanno in carcere Massimo Caprari (Centro democratico), Mirko Coratti, Pd, ex presidente del consiglio comunale, Daniele Ozzimo, ex assessore alla casa e consigliere comunale del Pd, Pierpaolo Pedetti, consigliere Pd e presidente della commissione Patrimonio e politiche abitative, oltre a Franco Figurelli ex capo segreteria dell’assemblea capitolina. Ai domiciliari, Giordano Tredicine, vicepresidente del consiglio comunale e vicecoordinatore di Forza Italia per il Lazio, l’ex minisindaco di Ostia Andrea Tassone, ma anche l’ex presidente della Legacoop Lazio Stefano Venditti e il commercialista Stefano Bravo, già protagonista delle polemiche politiche legate alla prima ondata di arresti, perché tra i creatori della fondazione Human di Giovanna Melandri.

VIDEO Correva l’anno 2005 quando Grillo denunciò MafiaCapitale

Il quadro che emerge dall’ordinanza di custodia cautelare è quello di un’organizzazione certa di poter contare su appoggio trasversali alle amministrazioni romane, siano esse di destra o di sinistra. Se Luca Gramazio viene considerato interno all’organizzazione, stando alla ricostruzione dei pm Michele Prestipino, Paolo Ielo, Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli, Mirko Coratti riceve un finanziamento fisso, lo stesso, scrivono che prendeva prima “Giordano” Tredicine. E soldi arrivano anche agli altri indagati, a volte per il tramite di associazioni culturali di riferimento o con l’acquisto o l’affitto di case.
Insomma, se con l’ex sindaco Gianni Alemanno i rapporti erano e sembrano essere rimasti stretti, il clima appare ottimo anche con l’amministrazione comunale di centrosinistra. Mirko Coratti, si legge nel capo di imputazione «nella sua qualità di Presidente dell’assemblea del Consiglio Comunale di Roma – in concorso con Franco Figurelli, appartenente alla sua segreteria –» avrebbe, posto «la sua funzione di consigliere comunale e di Presidente dell’assemblea comunale al servizio dei soggetti economici riconducibili al gruppo di Buzzi». In cambio della promessa di 150mila euro e 10mila effettivamente ricevuti. Figurelli, invece, avrebbe ricevuto 1000 euro al mese per facilitare l’organizzazione.

VIDEO Beppe legge le intercettazioni di Buzzi e Carminati su di lui

Daniele Ozzimo, ex assessore alla casa e anche lui consigliere comunale del Pd, avrebbe messo al servizio dell’organizzazione il suo ruolo «nel partecipare alle delibere consiliari relative ai riconoscimenti del debito fuori bilancio dal 2012 e nel 2014» e «nella creazione del consenso politico e istituzionale necessario all’adozione delle delibere per il riconoscimento del debito fuori bilancio» che potessero finanziare gli appalti per le emergenze abitative e di accoglienza affidate alla cooperative di Buzzi e Carminati.” fonte