Immigrati, Italia? No grazie

L’Italia si trova tra l’incudine e il martello per l’emergenza immigrati e l’Europa resta a guardare. L’incudine è il regolamento di Dublino che impone a chi arriva in un Paese per chiedere rifugio politico di non poterne uscire. Un regolamento sottoscritto dal governo Berlusconi nel 2005 con il concorso della Lega che ora finge di dimenticarsene. Gli effetti del Regolamento sono devastanti per i Paesi della UE che si affacciano sul Mediterraneo in quanto le migrazioni arrivano da Sud e al massimo da Est. Nessun barcone fa la circumnavigazione d’Europa per approdare in Svezia o in Germania. Il flusso migratorio si concentra in particolare in Italia dove il riconoscimento dello status di profugo richiede mesi se non anni quando viene fatto ricorso e questo i clandestini lo sanno bene. Di questa situazione i Paesi del Nord Europa sono beneficiari, mentre l’Italia, anche grazie a ministri imbelli come Alfano e Gentiloni, ne paga tutte le conseguenze.

VIDEO Il nuovo campo profughi alla Stazione Tiburtina di Roma

Se l’incudine è il regolamento di Dublino, il martello è Schengen che ormai è diventato una porta scorrevole. Si apre e si chiude a seconda della volontà della singola Nazione. Ognuno fa quello che gli pare. L’Italia sta diventando un immenso campo profughi, molti immigrati vogliono raggiungere in ogni modo parenti o comunità presenti in altri Paesi europei. Dopo l’arrivo in Italia puntano a Nord. Si accalcano al Brennero, alla stazione di Milano e i francofoni a Ventimiglia. Alla stazione di Trento sono presenti agenti della polizia austriaca e tedesca. Gli immigrati qui, in realtà, non ci vogliono stare. Per cautelarsi, i Paesi confinanti hanno sospeso Schengen. L’Austria ha sospeso Schengen, l’ha fatto fino al 15 giugno la Germania (con la scusa del G7) e tutti i treni provenienti dall’Italia sono controllati 24 ore su 24 dalla polizia di frontiera francese a Menton e le persone non in possesso di passaporto regolare vengono respinte. Quindi il flusso da Sud e il blocco a Nord. E di fronte a questo imbuto senza sfogo l’unica cosa che il governo è capace di fare è di smistare gli immigrati nei piccoli centri di provincia dove in qualche caso sono più dei residenti. Queste persone non hanno un’attività, non parlano italiano e generano, non per colpa loro, tensioni sociali.

VIDEO Blitz del M5S nel centro accoglienza di Lampedusa

Quando non si capisce il perché di una situazione paradossale vuol dire che c’è un perché che nessuno vuole affrontare. E il perché è che l’immigrazione è un business, e Roma è solo la punta dell’iceberg “Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno“. Salvatore Buzzi, Mafiacapitale.
Due conti: su un solo centro di accoglienza, quello di Cara di Mineo in Sicilia che ospita 3.219 richiedenti asilo. Per ognuno di loro lo Stato attraverso associazioni private e con fondi europei stanzia 1.050 euro al mese, 35 al giorno. Il totale solo per Cara Mineo è potenzialmente astronomico. Quali soluzioni? Va rimesso in discussione il regolamento di Dublino che oggi favorisce in modo sfacciato i Paesi del Nord Europa. La valutazione se un immigrato ha diritto allo status di rifugiato va fatta nei punti di partenza in Africa con strutture e uffici consolari. A chi ottiene lo status di rifugiato deve essere concesso di scegliere il Paese di destinazione in ambito UE. I trasporti dei profughi devono esseri coperti da un apposito fondo UE. Nel frattempo l’Italia deve sospendere Schengen (almeno per qualche mese) che in Europa siamo tra i pochi a rispettare. La Germania ci ha forse chiesto il permesso? L’Europa ci sta lasciando nella merda, dobbiamo uscirne al più presto, prima che scoppino rivolte sociali e conflitti istituzionali. Ci sono mezzo milione di persone che stanno cercando di imbarcarsi… Toc, toc. C’è ancora un governo in questo Paese?
ps: Anche l’ONU attraverso l’Organizzazione per le Migrazioni (OIM) ritiene che il regolamento di Dublino vada modificato.

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