I garanti del malaffare #CastiglioneDimettiti

Il Pd vota contro la mozione M5S e salva l’indagato Castiglione, di NCD e sottosegretario all’agricoltura, coinvolto nell’inchiesta di Mafia capitale

intervento di M5S Parlamento
Nel 2011 il Cara di Mineo era una sorta di mega-residence per le famiglie dei soldati americani. Poi, l’allora ministro degli Interni Roberto Maroni (Lega), lo stesso che in questi giorni minaccia i sindaci lombardi di non accogliere i migranti, decide di trasformarlo nel più grande centro di accoglienza di Europa. Oggi si rimangia tutto, ma la realtà è che fu proprio il leghista Maroni a trasformare Mineo in un centro Migranti Spa, favorendo incontri come quello tra Luca Odevaine e l’attuale sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione, il braccio destro di Alfano in Sicilia. Il primo è stato arrestato nell’inchiesta Mafia Capitale, il secondo indagato.
Fin dal suo ingresso in Parlamento il MoVimento 5 Stelle ha sempre denunciato le reti affaristiche e clientelari che si annodavano intorno al business dei centri di accoglienza dei migranti. Solo sul Cara di Mineo dall’inizio della legislatura abbiamo presentato 29 atti parlamentari (tra interrogazioni, interpellanze e ordini del giorno), di fronte ai quali il governo non ha mai risposto adeguatamente.
Questo perché al Viminale c’è sempre stato qualcuno interessato a coprire lo scempio della struttura siciliana, dove ogni razza di politicante, inclusa Comunione e Liberazione, hanno macinato illegalmente decine e decine di milioni di euro ogni anno, piazzato uomini e pilotato gare d’appalto.
Oggi il Cara di Mineo è una prigione a cielo aperto, dalla quale negli ultimi quattro anni sono ‘fuggiti‘ ben 4202 migranti e 257 minori senza permesso di soggiorno, su circa 18 mila rifugiati transitati. Di questo scempio c’è un responsabile su tutti: il sottosegretario Giuseppe Castiglione, fedelissimo di Alfano.
Il M5S ha presentato una mozione, a prima firma Marialucia Lorefice, per chiedere che il governo gli revochi la carica di sottosegretario all’Agricoltura affinché NON sia consentito ad una persona sottoposta ad indagini per così gravi reati di continuare ad esercitare le proprie funzioni ai vertici del Paese. Il Pd, però, ha votato contro, salvando in questo modo un indagato per turbativa d’asta vicino, alla criminalità organizzata e ad associazioni di stampo mafioso. Strano non ce lo saremo mai aspettati dal PD!
L’Innominabile ha aperto una nova era, quella del garantismo-sempre-e-comunque, a patto che serva a tenere in piedi una maggioranza schiava dei poteri forti, dell’Ue e del malaffare.
Sono alla frutta, è evidente. Anzi, alla arance.
Ma il M5S non frena la sua corsa, e sabato 27 giugno saremo ad Ostia per la fiaccolata dell’Onestà. Ancora una volta, in prima linea per la legalità!
A riveder le stelle!” M5S Parlamento